Lontano dalle accuse lanciate a mezzo stampa, anche a Staranzano si discute del referendum sulla possibile fusione. Domenica scorsa il tema è stato al centro dell’assemblea degli iscritti al circolo del Partito Democratico. “Indubbiamente il quadro politico in questi ultimi due anni ha subito un forte cambiamento con la legge regionale sul riordino delle Autonomie Locali che, partendo dal superamento delle Province, ridisegna un sistema duale Regione – Comuni, con i Comuni inseriti in un sistema di Unioni intercomunali (UTI) – ricorda la segretaria di Staranzano Antonella Bolletti -Unioni, quindi, come nuova modalità di ‘fare insieme’: la sfida è importante e sarà un periodo impegnativo per le nostre Amministrazioni, che il PD si impegna convintamente a sostenere”.
Gli intervenuti lo hanno ricordato: gli attuali approfondimenti sul tema fusione non possono prescindere da questo nuovo assetto di riordino degli Enti Locali. “Per questo, con buona pace del signor Volpato dell’associazione ‘Città Comune’ che continua senza alcun titolo a denigrare i nostri amministratori – continua Bolletti – il Partito Democratico ha deciso di confrontarsi seriamente sui contenuti della proposta di fusione e non solo sugli slogan propagandati, per trovare il giusto equilibrio nell’interesse dei cittadini e dei servizi a loro offerti”. Coerentemente quindi con la volontà espressa dal Consiglio Comunale di lasciare libertà di voto ai cittadini di Staranzano sulla scelta di un’eventuale fusione con Monfalcone e Ronchi, il locale circolo PD si è dedicato a cercare di riassumere vantaggi e svantaggi di tale ipotesi, ritenendo doveroso e serio fornire un’adeguata e corretta informazione nell’ottica di ragionare su una proposta organica di riordino territoriale come parte di un progetto che veda coinvolti, oltre agli amministratori, gli iscritti, i cittadini e i lavoratori.
“Come emerso da alcuni interventi, credo che la fusione dei tre comuni rappresenti una strategia politica per lo sviluppo di questo territorio; certo non sarà la panacea di tutti i mali, ma potrebbe essere un volano per le opportunità di sviluppo e di crescita di quest’area. Ma al contempo ritengo sia doveroso rispettare i timori di coloro che hanno espresso ‘cautela’, preferendo concentrarsi in questo momento sull’entrata a regime delle UTI prima di fare il passo successivo per costruirlo con la dovuta attenzione. In sostanza: non tutti concordano su tempi e percorsi, ma si condividono gli obiettivi. Per questo il PD continua ad impegnarsi ad offrire informazioni agli iscritti e ai cittadini lasciando loro, democraticamente, la libertà di scegliere sul futuro che vorranno”.
Anche il segretario provinciale Marco Rossi ha partecipato all’Assemblea. “Ho assistito ad interventi vivaci ed interessanti, sempre centrati sui contenuti. Ho ritenuto doveroso sottolineare che si tratta di valutare un’ipotesi politica, più che prettamente amministrativa. Nel pieno rispetto della libertà dei circoli, ho condiviso la linea di serietà del PD quale principale partito di governo del paese e la scelta a suo tempo espressa dal Consiglio Comunale che permette ora ai cittadini di Staranzano di esprimersi pienamente per il futuro della loro città, pur ricordando l’approccio riformista del Partito Democratico. Indipendentemente quindi dalle provocazioni espresse anche di recente da Volpato, che si permette di intervenire sulle dinamiche interne di un partito cui non è iscritto più che sui contenuti espressi, credo che il PD di Staranzano si sia mosso con serietà e credibilità, non cadendo nelle provocazioni a mezzo stampa cui è stato spesso richiamato. I cittadini sapranno ben esprimere la loro volontà il prossimo 19 giugno”.