Sanità: Vito (Pd), si facciano sentire Sindaci Gorizia e Monfalcone

Sanità: Vito (Pd), si facciano sentire Sindaci Gorizia e Monfalcone

Sanità: Vito (Pd), si facciano sentire Sindaci Gorizia e Monfalcone

“I Sindaci di Gorizia e Monfalcone devono far sentire più forte la loro voce in difesa del territorio. Dimostrino di essere i rappresentanti di tutti i cittadini, a partire dai più fragili. A chi vuol sentire, i sindacati segnalano da troppo tempo l’insostenibilità della situazione e richiamano a fare la propria parte chi ha responsabilità di governo”. Lo chiede la segretaria del Pd provinciale dell’Isontino Sara Vito, dopo che Uil-Fpl e Nursind hanno proclamato lo stato di agitazione nell’area isontina.

“La situazione problematica della nostra sanità si trascina ormai da lungo tempo senza avere risposte adeguate fino a giungere – è l’allarme di Vito – alla drammatica urgenza segnalata nuovamente dai sindacati e patita dai cittadini. Grande è anche la nostra preoccupazione per il futuro dei servizi offerti nei due ospedali di Gorizia e Monfalcone, su questo dalla Regione non c’è ancora nessuna chiarezza”.

“Il Pd è al fianco degli operatori sanitari che vanno ancora una volta ringraziati per il loro impegno quotidiano – conclude la segretaria dem – nell’interesse esclusivo delle tante persone, che necessitano di cure e assistenza.”

Referendum: Vito (Pd), si allarga base consenso centrosinistra

Referendum: Vito (Pd), si allarga base consenso centrosinistra

“Nell’Isontino ci sono stati 32.800 votanti con oltre 28 mila Sì ai quesiti del lavoro: rispetto agli oltre 19.000 consensi ottenuti dal campo largo alle elezioni regionali del 2023, è un segno di allargamento di una base potenziale di consenso con cui dobbiamo continuare a confrontarci. Sappiamo bene che questo voto non possiamo rivendicarlo come nostro, ma si tratta pur sempre di persone che hanno deciso di partecipare, anziché raccogliere l’invito di chi chiedeva di disertare le urne. Da segnalare che due dei tre Comuni con maggiore partecipazione in FVG sono Doberdò del Lago e Turriaco in provincia di Gorizia, dove è superato il 40%”. Lo dichiara la segretaria del Pd provinciale di Gorizia Sara Vito, analizzando l’esito dei referendum nell’Isontino.

“Un grande ringraziamento va rivolto a tutti i cittadini che – continua Vito – hanno partecipato alla campagna referendaria e che si sono recati a votare, nonostante la destra abbia invitato chiaramente a non farlo. Anche se non è stato raggiunto il quorum, i numeri sono davvero importanti e rappresentano un patrimonio – evidenzia la segretaria dem – di grande valore che va tenuto in considerazione e rispetto”.
Vito osserva che “il dato relativo al referendum sulla cittadinanza richiede una riflessione maggiore e ci sarà di aiuto per nuovi ragionamenti: un tema così delicato e complesso richiede serietà e non propaganda per essere affrontato correttamente”.
“Il Pd ha voluto rimettere al centro dell’agenda politica il valore del buon lavoro e della buona impresa e – assicura l’esponente dem – il nostro impegno continuerà, affinché anche in Italia il salario minimo sia legge”.
“La sfida referendaria è stata una battaglia giusta, che valeva la pena fare e che contribuisce a definire con ancora più chiarezza il nostro sistema valoriale a partire – conclude Vito – dal lavoro e dai diritti.”

9 maggio 2025 – Giornata dell’Europa

9 maggio 2025 – Giornata dell’Europa

Il 9 maggio di 75 anni fa, si ponevano le basi per la nascita di un’Europa unita e solidale, un progetto politico di pace, di prosperità economica e di sviluppo condiviso. Sono ancora attuali le parole di David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo, che ricordava nel 2021 la necessità della consapevolezza del senso di unità e di un destino comune per superare le diffidenze e lavorare insieme,

pur rispettando le diversità, per fare un’ UE più forte, più democratica e più unità. Oggi, ancora di più, la parola d’ordine deve essere innanzitutto pace, dialogo e sforzo comune della diplomazia europea e internazionale per arrivare alla definitiva tregua dei conflitti armati. Ancora grazie a David Sassoli, costruttore di pace, per il suo forte messaggio.

Sara Vito
Segretaria Provinciale

Presa di distanza dalle dichiarazioni della Portavoce regionale delle Donne Democratiche

Presa di distanza dalle dichiarazioni della Portavoce regionale delle Donne Democratiche

La Portavoce delle Donne Democratiche Isontine, Graziella Manservigi, e la Segretaria provinciale PD, Sara Vito, prendono le distanze dalle dichiarazioni rilasciate dalla Portavoce regionale delle Donne Democratiche, Ilaria Celledoni, non condividendone i contenuti e metodo, peraltro esternate a titolo personale, senza confronto alcuno.

Vito (Pd), Irisacqua a gamba tesa in campagna elettorale

Vito (Pd), Irisacqua a gamba tesa in campagna elettorale

Vito (Pd), Irisacqua a gamba tesa in campagna elettorale

“Un pessimo intervento a gamba tesa nella campagna elettorale di Monfalcone e San Pier d’Isonzo; un comportamento inopportuno da parte del verticice di una società a capitale interamente pubblico, che non va usata come grancassa di parti politiche. La presenza di Cisint, europarlamentare, ma soprattutto candidata a Monfalcone, è del tutto inconferente con l’argomento trattato e incompatibile con le ragioni sociali di Irisacqua. L’assenza totale di qualsiasi rappresentante istituzionale non appartenente al centrodestra conferma l’uso improprio e strumentale che viene fatto di Irisacqua, attraverso gli organi di governo societari. Avevamo ragione quando denunciavamo che era stato imposto un amministratore unico dai precisi e graditi connotati politici, senza il rispetto dei patti parasociali, che ora allestisce una passerella per il centrodestra senza aver prima affrontato apertamente il tema delle aggregazioni nell’Assemblea dei Soci. E’ la denuncia della segretaria del Pd provinciale Isontino Sara Vito, in merito ai relatori del convegno organizzato da Irisacqua per il prossimo 24 marzo.
“Le aggregazioni sono una questione rilevante e vanno doverosamente coinvolti tutti i comuni soci, non solo alcuni – precisa Vito – per discuterne innanzitutto nelle opportune sedi. L’Isontino è una realtà virtuosa e se di aggregazione regionale si deve parlare, lo si faccia rispettando tutti i territori”.
“Il tema delle partecipate è di fondamentale importanza – ribadisce Linda Tomasinsig per il Pd regionale – e deve essere affrontato a livello regionale, coinvolgendo ampiamente tutte le parti interessate, a partire dai sindaci dei comuni coinvolti. In gioco c’è la stabilità del sistema pubblico dei servizi al cittadino. Il Partito Democratico è impegnato su tutti i fronti, affinché questo confronto sia garantito e porti a un riassetto efficace e vantaggioso per i cittadini”.

Gli auguri della segretaria Pd provinciale di Gorizia Sara Vito per il nuovo anno

Gli auguri della segretaria Pd provinciale di Gorizia Sara Vito per il nuovo anno

Il 2024 si conclude e fine anno è sempre tempo di bilanci e di ragionamenti per il futuro.

E’ stato un anno importante dal punto di vista elettorale, con molti Comuni rimasti o passati al centrosinistra nell’Isontino, dove alle europee il PD si conferma il primo partito.

Grazie a tutti gli elettori e i militanti, agli amministratori, ai segretari dei circoli territoriali e a tutti i volontari. Anche i Giovani democratici hanno saputo rilanciare la propria attività, organizzando nuove partecipate iniziative pubbliche. Un prezioso impegno, anche per coinvolgere nuovi amici democratici.

C’è ancora molto da fare e il 2025 sarà di certo un anno di impegno, prima di tutto per le elezioni a Monfalcone.

Ora brindiamo all’Anno Nuovo sperando che porti la pace in ogni comunità. A ognuno di noi e a tutto il nostro territorio auguro più giustizia sociale, solidarietà e soprattutto unità, perché gli egoismi e gli individualismi si contrastano insieme, in modo che nessuno sia lasciato solo. Buon 2025! 🍾🥂

Cardiologia Gorizia: Vito (Pd), Ziberna si opponga a chiusura

Cardiologia Gorizia: Vito (Pd), Ziberna si opponga a chiusura

Cardiologia Gorizia: Vito (Pd), Ziberna si opponga a chiusura

“Il sindaco di Gorizia non può tacere e accettare che la Regione decida la chiusura di cardiologia sulla testa dei suoi cittadini e contro il parere dei professionisti. Il sindaco è anche la massima aut

orità sanitaria locale, il suo compito istituzionale è la tutela della salute individuale e collettiva e non può far subire a Gorizia una simile mutilazione. Ascolti gli appelli, si opponga e si muova a difesa della sua comunità”. La segretaria del Pd provinciale di Gorizia Sara Vito di rivolge al sindaco del capoluogo isontino Rodolfo Ziberna dopo che è stato reso noto il piano di riorganizzazione di Cardiologia con la chiusura dell’unità coronarica dell’ospedale di Gorizia.
“Questo è l’ennesimo depauperamento dei servizi sanitari – evidenzia Vito – in una città che ha visto nel tempo una costante contrazione dell’offerta ospedaliera. Va combattuta la soppressione dell’Unità di terapia intensiva cardiologica e delle degenze cardiologiche a Gorizia in una città con una alta prevalenza di anziani. Le scelte di politica sanitaria della regione devono garantire una rete assistenziale che assicuri sicurezza ed equità nell’accesso alle cure quindi questo taglio va stoppato”.
La segretaria dem precisa che “attualmente la percentuale di pazienti ricoverati per infarto in cardiologia che vengono successivamente trasferiti presso il polo cardiologico triestino è in linea con in gli obiettivi previsti nelle linee di gestione di ASUGI 2024 e i numeri di attività della cardiologia in progressivo aumento. Non si comprende pertanto perché si continui a penalizzare un’area territoriale con popolazione anziana e lontana dal polo triestino. Vanno evitate le ricadute negative che – avverte Vito – ci potrebbero essere con l’assenza del cardiologo di guardia e con il solo servizio cardiologico ambulatoriale”.

25 novembre. E POI COSA RESTA? E POI COSA SI FA?

25 novembre. E POI COSA RESTA? E POI COSA SI FA?

25 novembre.
E POI COSA RESTA? E POI COSA SI FA?
Facciamocela questa scomoda domanda. Perchè è cruciale.

E’ passato poco più di un anno dall’onda d’urto del femminicidio di Giulia Cecchettin, che ha steso tutte e tutti. Ma in Italia viene tuttora disattesa la Convenzione di Instanbul, anche nel suo invito ad agire introducendo percorsi strutturati di educazione e formazione in contrasto alla violenza di genere. Un anno fa il ministro Valditara annunciava un piano per avviare gruppi di discussione nelle scuole (ndr, solo quelle superiori tra l’altro). Dopo un anno di questo piano non vi è alcuna traccia.

Sembra invece ci si sia molto prodigati a negare l’esistenza del patriarcato, a diffondere dati statistici su chi agisce i femminicidi, nascondendo che il problema più grande del fenomeno nasce tra le mura di casa con partner o ex partner della vittima. Un anno di passi indietro per la parità. Non a caso è raggelante scoprire che ad oggi il 30% dei giovani crede che la gelosia sia una “dimostrazione di affetto” e la percentuale cresce al 45% tra i 14 e 15 anni. Che sembriamo ripiombati a dover spiegare da zero che l’amore non è possesso.

Attorno al 25 novembre 2024 guardiamo le tante iniziative supportate e agite dai territori, dalle amministrazioni, dalle associazioni, dalle più diverse realtà. Siamo qui a correre per riempirle e parteciparle. Con convinzione. E siamo nelle piazze, con le tante donne, molte giovanissime, accompagnate fortunatamente anche da uomini. Sono piazze animate da impegno, dissenso, bisogno di credere a un reale cambiamento nelle politiche di genere e nelle conseguenti azioni in questo nostro paese, per non aver più paura nemmeno di amare.

Siamo qui oggi a contare ancora la mattanza di una donna uccisa ogni tre giorni, mentre al Governo ancora si pensa come attuare idee di un anno prima. Ascoltiamo invece le piazze e le tante storie di donne, che hanno avuto il coraggio di interrompere la catena dell’odio.

Serve, mentre camminiamo assieme a loro, un cambio di passo reale. Che deve partire dal saper dare voce e lasciare spazio, anche nel nostro partito, alle donne. Alle giovani donne e ragazze che tanto hanno da trasmettere, insegnare, indicare. Ma devono essere spazi reali, funzionali, e uscire dagli ambiti della cura.

Da qui al prossimo 25 novembre, cosa può cambiare?

Parta da noi una rivoluzione di pensiero.
Dovremo imparare davvero a fare rete, anzi, una grande alleanza. Dovremo imparare a rinunciare, forse, a qualche spettacolo in teatro e a qualche palcoscenico, mirando a una diversa destinazione delle risorse. Tanto economiche quanto umane. Così da ottenere qualcosa di più importante. Potremo restituire di certo un servizio molto più utile all’urgente cambiamento che – per una volta almeno – non lasci tutto il peso sulla scuola, come in molti tendono a fare, senza darle alcuno strumento in più dei pochi che già ha. La nostra comunità democratica può fare davvero la differenza agendo un cambio di passo a partire dai territori. Può farlo favorendo un’azione strutturata di educazione al rispetto, di superamento degli stereotipi, di formazione e informazione su tutto l’arco dell’anno. Per una nuova cultura sociale, che va seriamente ricostruita.

Buon lavoro a tutte, con spirito di sorellanza.

Francesca Colombi
Pari Opportunità – Segreteria Provinciale PD Gorizia

Il PD provinciale chiede l’attivazione di un punto di ascolto per i giovani nei consultori locali – conferenza stampa

Il PD provinciale chiede l’attivazione di un punto di ascolto per i giovani nei consultori locali – conferenza stampa

Presentata il 16.11 in conferenza stampa nell’ex Pretura di Monfalcone la mozione del gruppo consiliare comunale del Partito Democratico, che chiede l’attivazione del “Punto di ascolto giovani” nei Consultori Asugi dell’Isontino al fine di intercettare e affrontare preventivamente i sempre più diffusi fenomeni di disagio della fascia d’età adolescenziale. A illustrare il progetto, è stata la capogruppo del Partito Democratico di Monfalcone Lucia Giurissa assieme al consigliere comunale Sani Bhuiyan, alla segretaria provinciale del Pd Sara Vito e la responsabile provinciale alla sanità del partito Adriana Fasiolo.

Le ragioni e l’obiettivo della mozione sono state subito spiegate dalla capogruppo dem Giurissa. «In diversi rioni, soprattutto quello centrale, è stata segnalata negli anni una particolare delicatezza nella fascia adolescenziale; ciò è sempre stato minimizzato o vi si è data una risposta in termini repressivi e di controllo – così in apertura Giurissa – noi crediamo che vi sia una necessità oggettiva di implementare i servizi rivolti ai giovani con un percorso di ascolto, dando risposte coerenti alle loro necessità di salute mentale, motivo per cui portiamo questa mozione».

«Vogliamo innanzitutto che questa mozione porti ad affrontare la necessità di un’azione preventiva – prosegue Sara Vito – non si può restare indifferenti davanti alle richieste di aiuto che arrivano dai ragazzi sia in maniera eclatante con casi di violenza e aggressione, sia con fenomeni di isolamento, depressione, dispersione scolastica e bullismo». L’obiettivo è quello di lavorare in sinergia con realtà territoriali e provinciali per produrre progettualità concrete. «Il tema del disagio giovanile è serio e reale e va ampliato a tutta la zona dell’Isontino, poiché ad oggi non gli è data sufficiente importanza e permane una carenza in termini di servizi» così la segretaria provinciale dem.

«Vi sono punti di ascolto per i giovani nei consultori di Trieste, Udine e Pordenone, mentre a Gorizia e Monfalcone mancano; è giusto dare un’omogeneità di servizi e dunque includerli anche qui» il commento della responsabile provinciale alla sanità Adriana Fasiolo. Per sottolineare ulteriormente la necessità di tale intervento sono stati citati alcuni dati dell’Osservatorio regionale, già contenuti in una mozione discussa in Consiglio comunale a Gorizia in primavera. Come illustrato da Giurissa, i pazienti affetti da disturbi alimentari e/o da altre problematiche (disturbi borderline, autolesionismo) nell’area isontina sono più che raddoppiati tra il 2016 e il 2022, passando da 403 a 965. A livello regionale, invece, le prestazioni degli ambulatori dediti al disturbo alimentare sono cresciute nello stesso arco di tempo da 498 a ben 26.904; vi è inoltre uno scarto rilevante tra maschi e femmine: il 91% dei pazienti studiati dall’Osservatorio regionale sono ragazze.

Il progetto mira, dunque, a intercettare quanto prima i fenomeni di sofferenza emotiva e psicologica, affrontandone i segnali d’esordio e limitandone l’evoluzione in forme di cronicizzazione patologica. I giovani nella fascia d’età 14-19 anni potranno presentarsi nei punti d’ascolto sia singolarmente che in coppia o in gruppo, anche non accompagnati dai genitori, previo appuntamento telefonico. Ad accoglierli troveranno un gruppo multisettoriale composto da psicologi, educatori, assistenti sociali, ma anche ostetriche e ginecologi dedicati, pronto a rispondere in modo mirato ai problemi emergenti e a indirizzarli precocemente, se necessario, a una valutazione di secondo livello. A tutto ciò si accompagna naturalmente la necessità di informare la collettività sull’offerta promossa: la mozione invita infatti il Sindaco, oltre che a sollecitare la direzione Asugi al fine di istituire i punti d’ascolto, «ad attivarsi tramite i mezzi di comunicazione tradizionali e online al fine di promuovere la conoscenza del Servizio ai cittadini per favorirne il suo utilizzo».

Gio. 21.11 incontro con Antonella AGNOLI – “Biblioteche, nuovi luoghi di energia sociale. Due città, mille città”.

Gio. 21.11 incontro con Antonella AGNOLI – “Biblioteche, nuovi luoghi di energia sociale. Due città, mille città”.

La segreteria provinciale di Gorizia del Partito Democratico organizza per giovedì 21 novembre alle ore 18, nella sala del Trgovski Dom (corso Verdi 52) l’incontro con Antonella Agnoli, progettista culturale, sul tema “Biblioteche, nuovi luoghi di energia sociale. Due città, mille città”.

All’incontro parteciperanno Sara Vito, Segretaria provinciale PD, Laura Fasiolo, consigliera comunale e regionale PD e Marco Menato, responsabile cultura della medesima segreteria.

La manifestazione rientra nel programma di approfondimento, curato dal PD, delle tematiche culturali collegate a GO!2025.
Antonella Agnoli ha una lunga carriera nel campo delle biblioteche di pubblica lettura e in particolare di quelle per ragazzi. Ha fatto parte del Consiglio superiore dei Beni culturali, è stata Assessora alla cultura del Comune di Lecce, autrice di numerosi volumi sul tema delle nuove biblioteche, fra i quali l’ultimo, che sarà anche oggetto della presentazione, “La casa di tutti. Città e biblioteche”, edito da Laterza.