
Esiste ancora una maggioranza a Monfalcone?
C’è un Sindaco in grado di governare e amministrare in un periodo difficilissimo?
La città è spaventata dalla tragedia più grave che ha colpito il Mondo dopo la Seconda Guerra Mondiale, i cittadini temono non solo per la loro salute, ma per il loro lavoro, per i loro risparmi, per il loro futuro.
Noi a Monfalcone cosa abbiamo avuto?
Montagne di dirette sui social, esibizioni di giacche della Protezione Civile, improbabili ordinanze in danno dei lavoratori, che giustamente protestano, e poco poco altro. CI è stato raccontato che la Sindaca ha fatto tante cose, ma poche di queste sono vere. Di queste poche, molte sono sbagliate.
Qualche esempio?
Ci è stato raccontato che la Sindaca ha avuto un qualche ruolo nella gestione dello stabilimento Fincantieri, in particolare sulla chiusura e sulla riapertura. La verità è un’altra: Fincantieri è, per nostra fortuna, una delle più grandi e importanti realtà mondiali della cantieristica navale. L’azienda ha predisposto un piano nazionale di gestione dell’emergenza sanitaria, che è stato concordato con il Governo nazionale. In questo Monfalcone non ha avuto alcun ruolo specifico. O ci si vuole raccontare che il Comune di Monfalcone ha deciso chiusura e riapertura degli stabilimenti di Palermo o di Ancona? Tanto poco hanno ascoltato la Sindaca che se n’è andata sbattendo la porta, è stato scritto su questo giornale. Però ha vietato il “terlis”: non serve a nulla e ha fatto arrabbiare un po’ tutti, operai, e commercianti già in difficoltà, che non potrebbero far entrare i clienti. I sindacati sono giustamente insorti. Allo stesso modo, quando abbiamo sollevato la questione degli spogliatoi, non ha detto nulla e nulla continua a dire in merito alla gestione delle ditte d’appalto e di chi vi lavora, se non chiedere che riprendano solo i lavoratori vivono nel territorio. E gli altri? Pensa davvero che le ditte esterne, con le persone e le loro professionalità, si sostituiscano in 15, 20 giorni? Tanto fumo, poca sostanza. Poco si è fatto, ma in compenso molto si è insultato ed irriso gli avversari politici: è capitato a me, ai consiglieri comunali a tanti altri senza il minimo rispetto umano e politico. Ricapiterà, è purtroppo un fatto caratteriale.
La Sindaca non ha capito, quindi, che ci troviamo di fronte a una tragedia immensa, che va affrontata con una nuova cultura e strumenti straordinari. Bisogna anzitutto dare a chi non ha nulla, perché vi sono fasce importanti di monfalconesi che hanno problemi di vera sopravvivenza. Poi bisognerà gestire una ripartenza difficilissima, aiutando con denaro liquido i piccoli commercianti gli esercizi pubblici, che sono quelli che dalla chiusura hanno subito di più. Non c’è un progetto su questo, e il bilancio appena approvato su questo non fa nulla. Anzi, incredibilmente, continua a contenere poste di spesa per feste e iniziative che, nella nuova economia di emergenza, non troveranno più posto. Senza avere capito cosa sta succedendo, si da un improbabile incarico ad un consulente, che non si capisce bene cosa debba fare. Costo oltre 20.000 €uro, in un momento in cui il denaro servirebbe a ben altro. Che non possa andare avanti così lo hanno capito, per quanto in ritardo, persino gli alleati della sindaca. Ieri il leader del suo maggiore alleato, Nicoli, di cui va apprezzata l’onestà intellettuale, nel suo intervento sul bilancio ha di fatto decretato la fine dell’alleanza tra Lega e Forza Italia per governare Monfalcone. Infine, l’ennesima sconfitta giudiziaria. Come avete scritto, il Tribunale di Trieste ha respinto la richiesta di annullamento della transazione stipulata con Fincantieri dalla precedente amministrazione.
Quella transazione fu un gravissimo errore. Assieme a moltissimi nel mio partito, al tempo l’ho detto e scritto, e chi l’ha stipulata ne ha pagato il prezzo politico. Avevo anche detto, sempre su questo giornale, con chiarezza che fosse del tutto inutile continuare, per pura propaganda, a mettere in discussione la transazione in Tribunale, prendendomi la, purtroppo solita, dose di insulti. Oggi la Magistratura, guarda un po’, mi da ragione, e il Comune ha gettato al vento un’altra ventina di migliaia di €uro. Si può continuare così? Si possono gettare al vento i pubblici denari continuando a cavalcare per pura propaganda questo argomento?
Proprio vero: per risollevare l’economia della città non c’è un progetto né una visione, ma c’è una cosa da fare subito: tagliare spese inutili e aiutare chi soffre.
Il Partito Democratico non crede che questa Amministrazione sia in grado di farlo.
Riccardo Cattarini – segreteria Partito Democratico Provincia di Gorizia