LAVORO, SVILUPPO, AMBIENTE: il Nord per l’Italia

LAVORO, SVILUPPO, AMBIENTE: il Nord per l’Italia

A Milano, il 10 e 11 gennaio, esperienze del mondo del lavoro e dell’impresa, competenze e nuove generazioni si confronteranno con noi e con il segretario nazionale Nicola Zingaretti per rilanciare il tema del lavoro come sinonimo di dignità, sviluppo, innovazione e lotta alla burocrazia.

Parleremo di un nuovo modello di sviluppo con il ministro Roberto Gualtieri, di infrastrutture con la ministra Paola De Micheli, capiremo insieme come rilanciare la crescita, coniugando nuovi posti di lavoro e tutela dell’ambiente. Discuteremo con amministratori locali come il sindaco Beppe Sala.

Per guardare in faccia i territori del nord, le sue città e le sue aree interne, comprendendo come rilanciare insieme lo sviluppo, qui e in Italia. Per il Nord, per l’Italia intera, contro chi vuole dividerla e riportarci indietro nel tempo. Vi aspettiamo!

VIII CONFERENZA REGIONALE AMIANTO: LE RICHIESTE DEL PD ISONTINO E DI QUELLO REGIONALE ALLE ISTITUZIONI REGIONALI E NAZIONALI

VIII CONFERENZA REGIONALE AMIANTO: LE RICHIESTE DEL PD ISONTINO E DI QUELLO REGIONALE ALLE ISTITUZIONI REGIONALI E NAZIONALI

In occasione della Conferenza regionale dell’amianto prevista a Monfalcone per il prossimo 18 novembre, il Partito Democratico isontino e regionale, da sempre in prima linea con i propri rappresentanti politici e istituzionali, propone il presente documento, che vuole essere un contributo in vista di tale appuntamento.

Crediamo che su un tema così sensibile per il nostro territorio e sul quale pendono significativi procedimenti giudiziari – che devono fare il loro corso – non ci possono né devono essere strumentalizzazioni politiche, annunci roboanti o “muri” politici e territoriali, perché il tema interessa tutto il territorio regionale.

Il Friuli Venezia Giulia, sul piano giuridico e normativo, non è certamente all’anno zero: nel corso degli anni la normativa regionale e la sua applicazione hanno visto un costante aggiornamento ed un crescendo progressivo, che ha raggiunto il suo periodo più importante nel quinquennio 2013-2018 a guida centrosinistra, periodo nel quale l’Amministrazione regionale si è anche costituita parte civile nei processi amianto-ter (2016) e amianto-quater (2018).

Di seguito, vogliamo riepilogare le principali norme che caratterizzano l’azione della Regione FVG su tale materia:

– con la legge regionale n. 22/2001 (“Disposizioni in materia di sorveglianza, prevenzione e informazioni delle situazioni da rischio amianto e interventi regionali ad esso correlati”) oltre a promuovere tutta una serie di azioni (sorveglianza delle situazioni di rischio amianto, coordinamento dell’operato dei soggetti che si occupano di vigilanza e controllo, attuazione delle azioni di prevenzione delle malattie legate all’amianto per gli esposti e i loro familiari, promozione della ricerca clinica e sostegno alle persone affette da malattie professionali), è stata istituita la Commissione regionale sull’amianto. Si tratta di una norma che, con i successivi Regolamenti applicativi, ha istituito il Registro regionale esposti (attualmente gli iscritti sono più di 11mila), i piani di sorveglianza per gli ex esposti e ha previsto l’istituzione, per gli stessi, del tesserino sanitario che permette oggi da parte del Servizio Sanitario Regionale la presa in carico della persona e ne segue i percorsi clinici e di monitoraggio;

– con la delibera di Giunta regionale n. 1195/2012 – che ha fatto seguito ad un ordine del giorno del centro-sinistra accolto dall’esecutivo dell’epoca – sono state attribuite all’ASS n. 2 “isontina” funzioni di rilevanza regionale e di coordinamento in tema di tutela della salute e della sicurezza ed è stato costituito presso l’Ospedale di San Polo a Monfalcone il Centro Regionale Unico Amianto (CRUA), Struttura Operativa Complessa (SOC), dotato sulla carta di una propria autonoma organizzazione, ma che necessita di azioni di rinforzo sul piano delle risorse umane e la sua valorizzazione (attraverso la definizione di un suo ruolo regionale) concrete;

– attraverso distinte convenzioni con ARPA FVG del 2006 e 2007, è stata fatta la mappatura degli edifici pubblici e dei locali aperti al pubblico, definendo nel 2013 – con la legge regionale n. 23/2013 – la mappatura del proprio patrimonio immobiliare;

. nel 2014 e 2015 la Regione ha aperto, per la prima volta, dei canali contributivi per i Comuni, poi nel 2017 ampliati a favore di privati cittadini e delle aziende, per lo smaltimento dell’amianto dai propri edifici e capannoni;

. con la legge regionale n. 34/2017 è stato formalmente istituito l’Archivio regionale amianto ed è stata introdotta la microraccolta e la raccolta in proprio dei materiali contenente amianto sul territorio, con l’obbiettivo di contrastare il fenomeno dell’abbandono indiscriminato sul territorio. Proprio per tale ragione, auspichiamo la sollecita emanazione del relativo Regolamento applicativo contenente le Linee guida sulla microraccolta;

– con la legge di stabilità 2018 (l.r. n. 45/2017) è stato previsto uno specifico canale contributivo per i Comuni in caso di interventi sostitutivi di rimozione dell’amianto da edifici o manufatti di proprietà privata, nel caso di inottemperanza di ordinanze contingibili e urgenti;

– con la delibera di Giunta regionale n. 743 del 21/3/2018 vi è stata l’approvazione del Piano regionale amianto, tuttora vigente e da applicare in gran parte dei suoi aspetti.

Tutte queste, iniziative portate avanti dall’attuale Amministrazione Regionale e per le quali auspichiamo dal 2020 un aumento degli stanziamenti previsti a bilancio per tali canali di finanziamento.

Accanto a tali iniziative, in applicazione del generale principio di precauzione, a livello di azioni sul territorio, va ricordato in particolare come l’ATO Orientale Goriziano ha previsto con la delibera dell’Assemblea d’Ambito del 2016 nel proprio Piano d’investimenti la sostituzione delle tubature in amianto presenti nel territorio di competenza, attività già iniziata e completata in diverse realtà locali e tuttora in corso.

Sul tema, proponiamo che la Regione si faccia promotrice, nei confronti dell’Autorità Unica per i Servizi Idrici e i Rifiuti (AUSIR) e degli stessi ambiti territoriali (compatibilmente con la bancabilità dei Piani degli stessi), dell’estensione di tali interventi su tutto il territorio regionale.

Se l’amianto, come minerale naturale dal forte potere isolante, è fuori legge in Italia per l’impiego lavorativo e per il suo utilizzo dal 1992, la sua sostituzione con le fibre artificiali vetrose (FAV), considerato l’alto livello di diffusione e utilizzo delle stesse, rappresenta comunque una possibile fonte di pericolo.

Sull’utilizzo delle FAV, la Conferenza Stato Regioni e l’INAIL – rispettivamente nel 2015 e 2016 – hanno redatto linee guida sulle modalità di utilizzo di tale materiale e, proponendo un “patto generazionale”, anche sull’utilizzo dei nuovi prodotti sostitutivi come le fibre artificiali vetrose.

In questo contesto, vanno riprese ed attuate le indicazioni emerse nel Convegno dell’aprile 2017 sulle Fibre Artificiali Vetrose organizzato dall’assessorato regionale all’ambiente proprio a Monfalcone.

Per questi motivi, il Partito Democratico ritiene doveroso mantenere alta l’attenzione sul problema amianto su tutto il territorio regionale e nell’isontino, su un fenomeno che sta registrando un’altissima incidenza delle malattie asbesto correlate (placche pleuriche e mesotelioma pleurico su tutte) e quindi di malattie professionali legate a tale patologia (i dati degli ultimi cinque anni parlano per l’isontino di un migliaio di nuovi casi), che colpiscono in particolare il nostro territorio e, in misura minora, la bassa friulana, a causa del massiccio utilizzo dell’amianto e dall’esposizione allo stesso dei lavoratori, per la maggior parte collegati ai Cantieri navali.

Si tratta di un vero e proprio dramma sociale per la popolazione e le famiglie: sottolineiamo quindi l’importanza di trattare in modo organico e sinergico i vari aspetti del problema, dalla mappatura dei siti, alla sorveglianza e la prevenzione sanitaria, alla dignità nell’assistenza medica e psicologica agli ex esposti, ai malati e loro familiari, allo smaltimento del materiale, alle bonifiche e le informazioni ai cittadini, per finire alla formazione degli operatori, tutte azioni previste dal Piano Nazionale Amianto del 2013.

Fondamentale in questo senso è il ruolo che può svolgere il CRUA di San Polo: all’interno della di quanto già previsto (ma non completamente attuato) con la Delibera di Giunta del 2012 e in applicazione della valenza regionale del Centro – promessa in più occasioni dal Presidente Fedriga e dall’assessore alla Sanità Riccardi – al CRUA vanno dedicate risorse finanziarie e personale, un’autonomia finanziaria specifica (legata ad esempio all’utilizzo di fonti di finanziamento derivate da progettualità europee o da bandi ministeriali), oltre che una continua collaborazione informativa con gli Atenei regionali e la stessa Commissione Regionale Amianto.

Non solo: all’interno dell’attività dello stesso GECT GO – che sulla sanità ha specifiche linee di intervento – il CRUA potrebbe diventare un centro di valenza transfrontaliera per la sorveglianza degli esposti amianto anche d’oltreconfine.

Sulla base delle suddette considerazioni, chiediamo alla Regione e alle istituzioni competenti risposte concrete su alcune questioni per noi fondamentali:

. 1) alla Regione, la predisposizione di un piano pluriennale di verifica e monitoraggio sulla presenza delle FAV negli edifici pubblici, a partire da quelli scolastici;

. 2) alla Regione, la conferma per il CRUA degli impegni circa un ruolo di livello regionale che, grazie a precise proposte ed azioni del Partito Democratico isontino e regionale, la Giunta si è assunta pubblicamente in più occasioni. Impegni che non potranno trovare conferma a partire già dalla programmazione sanitaria che sarà definita dalla Giunta regionale non appena approvato (a inizio dicembre) il disegno di legge n. 70 di riforma sanitaria;

. 3) alla Regione, il mantenimento dell’ambulatorio del CRUA di Palmanova, riferimento (anche per l’attività di consulenza) per i cittadini della bassa friulana, permettendo così la sorveglianza sanitaria a tutti i soggetti residenti in tale territorio (centinaia sono stati infatti i lavoratori che hanno lavorato per le attività navalmeccaniche ed industriali del basso isontino). Allo stesso tempo, prevedere l’apertura di nuovi sportelli ambulatoriali anche negli altri territori della Regione oggi scoperti;

. 4) alla Regione, garantire la copertura finanziaria per nuove assunzioni – da parte dell’Azienda Sanitaria – a supporto del CRUA, di uno psicologo e/o psico-oncologo, esperto nell’assistenza psicologica e nella presa in carico degli esposti amianto e dei loro familiari;

. 5) alla Regione, attivare, secondo quanto previsto dal Piano regionale amianto del marzo 2018, l’affidamento da parte della DC Salute al CRUA (con il supporto dei competenti Servizi della Medicina del lavoro e il coinvolgimento dei Servizi di Prevenzione della Salute sui luoghi di lavoro e dell’INAIL) per la predisposizione di documentazione informativa circa i rischi per la salute e la sicurezza della popolazione e la gestione dei rifiuti contenenti FAV, individuando anche una prima proposta di protocollo e sorveglianza sanitaria  per i lavoratori esposti;

. 6) alla Regione, prevedere un Piano di monitoraggio ed eventuale rimozione delle FAV in tutti i luoghi pubblici, sulla base delle esperienze consolidate di Lombardia e Piemonte;

. 7) alla Regione, prevedere accordi di collaborazione con il sistema universitario regionale per progetti di ricerca nel campo medico-scientifico;

. 8) alla Regione, la promozione di un programma pluriennale di interventi di sostituzione delle tubature in cemento-amianto su tutto il territorio regionale;

. 9) alla Regione, in attuazione del Piano regionale Amianto, l’adozione del Regolamento per la definizione delle Linee guida per la microraccolta;

. 10) l’aumento, dal 2020, degli importi stanziati per lo smaltimento dell’amianto nelle singole linee di finanziamento (enti locali, privati, aziende);

. 11) al Governo, la previsione della gestione da parte dell’INAIL di un fondo nazionale permanente dedicato agli interventi di bonifica dell’amianto dagli edifici pubblici;

. 12) al Governo, di rimettere al centro dell’agenda politica nazionale l’approvazione di un Testo Unico Amianto, nella scorsa legislatura ad un punto avanzato di discussione;

. 13) al Parlamento, l’impegno a discutere quanto prima le tre proposte di legge presentate dal Partito Democratico nel corso dell’attuale legislatura su “disposizioni in favore del personale delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco che è stato o è esposto all’amianto”, “Disposizioni concernenti i benefici previdenziali in favore dei lavoratori che sono stati esposti all’amianto e i termini per l’accesso ai medesimi benefici”, nonché in materia di “Rideterminazione della prestazione assistenziale in favore dei malati di mesotelioma di origine non professionale o degli eredi, nonché integrazione delle prestazioni erogate negli anni dal 2015 al 2018”;

. 14) all’INAIL, come fatto dalla Regione in questi anni, ad investire sul territorio proprio sui temi della prevenzione dell’amianto l’importo dei risarcimenti ottenuti in sede giudiziale per la costituzione di parte civile.

Da ultimo, l’impegno del PD regionale e isontino ad intervenire sulla Commissione regionale amianto per prevederne una maggiore azione di coordinamento attraverso una specifica modifica legislativa, che il gruppo consiliare del PD si impegna a presentare in Consiglio regionale nelle prossime settimane.

per la Segreteria regionale e quella provinciale del PD Sara Vito – Diego Moretti

I sindaci di

Doberdò del Lago – Fabio Vizintin      

Gradisca d’Isonzo – Linda Tomasinsig

Grado – Dario Raugna                       

Romans d’Isonzo – Davide Furlan

Sagrado – Marco Vittori                     

San Canzian d’Isonzo – Claudio Fratta

Savogna d’Isonzo – Luca Pisk             

Staranzano – Riccardo Marchesan

Turriaco – Enrico Bullian

Monfalcone, 15 novembre 2019

Primarie: Moretti, sono segnale di base solida

Primarie: Moretti, sono segnale di base solida

Il risultato di queste primarie rappresenta un segnale importante che ci conferma la solidità della base e risponde implicitamente a chi ci dava politicamente spacciati e pronosticava un flop la scelta del segretario”. Commenta così il segretario provinciale del Pd di Gorizia, Diego Moretti i risultati delle primarie svoltesi ieri.
Il ringraziamento va ai molti volontari presenti ai seggi e a tutti coloro che si sono dati da fare per raggiungere questo risultato che ha visto votare circa 3.200 elettori nella provincia di Gorizia. Ora l’auspicio è che il nuovo segretario Zingaretti, forte di un significativo consenso ottenuto, dia un forte rilancio al partito a tutti i livelli e sappia essere inclusivo e unitario, senza operazioni nostalgiche o di altro tipo.
Il Pd mette le mani avanti: «L’Isontino non si tocca Trieste non ci annetterà»

Il Pd mette le mani avanti: «L’Isontino non si tocca Trieste non ci annetterà»

I dem riuniti in assemblea hanno deciso non solo di mobilitare i circoli territoriali, ma anche di coinvolgere i propri amministratori locali

 

I dem dell’Isontino si schierano a difesa dell’unità territoriale dell’ex provincia di Gorizia, messa fortemente a rischio per il partito dalle ipotesi di nuovo riordino degli enti locali elaborate dall’amministrazione regionale a traino leghista.Riunitasi in questi giorni, sotto la guida del segretario provinciale Diego Moretti, l’assemblea del Pd isontino ha espresso innanzitutto una posizione di netta contrarietà a quella che definisce l’«annessione» del territorio isontino a Trieste o con il resto dell’area giuliana. In qualsiasi forma avvenga, quindi, sia quella della Provincia “speciale” allargata a tutto il territorio dell’ex provincia di Trieste o quella dell’area metropolitana (con smembramento in questo caso dell’Isontino).Per rendere la sua opposizione tangibile alla Regione, il Pd ha inoltre deciso di cercare di mobilitare non solo i propri circoli territoriali, ma anche i suoi amministratori locali. Entrambi verrano quindi invitati a promuovere sul tema, nel proprio territorio e in Consiglio comunale, ricercando il massimo consenso possibile, ogni iniziativa utile a tutelare l’autonomia politica e istituzionale dell’Isontino contro «ogni incorporazione, sia essa unitaria o “spezzettata”, all’area triestina o friulana», informando allo stesso tempo i propri cittadini. I dem isontini avvieranno infine con il partito regionale «un confronto su una nuova organizzazione istituzionale e territoriale regionale che tenga conto delle peculiarità storiche, linguistiche, sociali ed economiche dell’Isontino e dei territori contermini».Nel documento licenziato dall’assemblea del Pd non compaiono del resto difese d’ufficio della riorganizzazione messa in atto dalla precedente amministrazione regionale guidata dal centrosinistra. Sull’unità dell’Isontino, però, i dem non hanno mai cambiato rotta, come tiene a sottolineare il segretario provinciale e consigliere regionale Moretti, che ritene estremamente positivo quindi il pronunciamento all’unanimità del Consiglio comunale di Gorizia contro «l’annessione dell’Isontino a Trieste».«È quello che chiedevamo da tempo ed è quello che chiedemmo, senza successo, anche sulla sanità», ricorda. «Su questo, parlano gli atti politici e amministrativi di questi decenni: sull’unità dell’Isontino non abbiamo mai avuto ripensamenti, né tentennamenti», aggiunge, pur riconoscendo le ragioni della diversa posizione assunta da Monfalcone. «Al sindaco Cisint, che pare condividere la “proposta Roberti” di incorporazione dell’Isontino a Trieste – afferma Moretti -, dico che ha ragione, perché storicamente e per anni il Monfalconese, pur essendo il motore economico della provincia, non ha avuto le attenzioni che meritava, anche se non è più così da tempo, ma è proprio nell’unità istituzionale e politica dell’Isontino che sta la risposta alla valorizzazione del territorio».

Reddito di cittadinanza: la bufala della disabilità

Reddito di cittadinanza: la bufala della disabilità

Pubblichiamo il comunicato stampa inviatoci da: http://www.fishonlus.it/

 

Reddito di cittadinanza: la bufala della disabilità

Uno degli impegni più severi nelle prossime ore sarà quello di spiegare alla nostra gente come – al di là degli annunci e dei giochi con i numeri e le parole – la disabilità sia stata ignorata nel decreto sul reddito di cittadinanza.” Così commenta Vincenzo Falabella, Presidente FISH, il testo del decreto legge approvato ieri sera in Consiglio dei Ministri e su cui FISH aveva chiesto con decisione emendamenti volti a migliorarne i contenuti che non sono stati accolti nemmeno in minima parte.

Alle moltissime persone che già ci contattano in queste ore andrà innanzitutto spiegato che l’annunciato aumento delle pensioni di invalidità non trova alcuna concretezza nella misura approvata dal Governo.”

Ma non è tutto: per come è articolato il testo, i nuclei in cui sono presenti persone con disabilità, titolate di pensione di invalidità civile, verranno inequivocabilmente trattati meno favorevolmente delle famiglie in cui non sia presente una persona non autosufficiente o con disabilità. E questo a identica situazione di povertà assoluta.

Perché? Il gioco è molto semplice: – prosegue Falabella – vengono considerate alla stregua di un reddito le stesse pensioni di invalidità, criterio che avevamo chiesto fosse espunto dal decreto. Inoltre nessun coefficiente aggiuntivo considera la presenza di una persona disabile nel nucleo.” L’apparente contrasto sul “nodo disabili” fra le due forze di maggioranza non ha prodotto alcuna modificazione sostanziale alla bozza del decreto.

Il Ministro Di Maio però ha dichiarato che il reddito di cittadinanza riguarda anche circa 250mila nuclei in cui sia presente una persona con disabilità. “Si gioca con i numeri: in Italia, e ce lo dice ISTAT, esistono 1.700.000 nuclei in condizione di povertà assoluta. Questi rappresentano, per dichiarazione dello stesso Governo, la platea dei beneficiari del reddito e della pensione di cittadinanza. All’interno di quei nuclei poveri assoluti vi sono anche persone con quella disabilità che è una delle prime cause di impoverimento. Quando il Governo, in tutte le sue componenti, è stato messo alle strette dalle nostre serrate critiche, il Ministero del Lavoro ha effettuato un sommario controllo sulla banca dati ISEE scoprendo che vi è un numero consistente di famiglie sotto la soglia di 9.360 euro con una persona con disabilità al loro interno. Appurato tardivamente ciò, invece di elaborare risposte congruenti, ha usato il dato a fini propagandistici lasciando inalterati quei criteri che trattano meno favorevolmente proprio quei nuclei.”

I risultati sono quindi evidenti: nessun propagandato aumento delle pensioni di invalidità e l’importo del reddito di cittadinanza sarà, in tutti i casi, più basso quando in famiglia c’è un disabile, un titolare di pensione sociale, un giovane che percepisce una borsa lavoro.

Di fronte a queste evidenze – conclude il presidente Falabella – non ci resta che chiamare a raccolta le nostre associazioni e tutte le organizzazioni dell’impegno civile e chiedere con forza al Parlamento di censurare e modificare quel testo visto che il Governo ha pedissequamente ignorato ogni ragionevole richiesta di emendamento!”

 

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Candidature Regionali.

Candidature Regionali.

Una affollata assemblea ha approvato all’unanimità I candidate alle elezioni  regionali  proposti dal Segretario Provinciale Silvia Caruso.

Si parte da 2 figure di esperienza come dall’assessore uscente Sara Vito e il capogruppo in consiglio regionale Diego Moretti, a cui si aggiungono 3 nomi selezionati per dare risposta  a diverse esigenze. Quella proveniente dal movimento giovanile con il candidato di Gorizia Marco Della Gaspera quella della  comunità slovena con  Josko Terpin, e un quella  della “società civile” abbinata ad  una forte competenza in materiale socio assistenziale come con la candidate  Marizza, attuale assessore indipendente al  Comune di San Canzian d’Isonzo.

Il Segretario ha evidenziato come tutti I candidate siano espressione di più circoli e abbiano raccolto le sottoscrizioni di almeno 15 iscritti, come richiesto dallo statuto. In precedenza tutti I segretari erano

stati sensibilizzati sull’opportunità di proporre delle candidature condivise a livello territoriale.

Molti gli  interventi, in particolare mirati a recuperare coraggio nella proposta politica e sulla presenza nei territori, dove il PD, almeno nella provincia di Gorizia, si vede radicato.

Diverse sottolineature hanno anche riguardato “l’eccesso di correttezza” del segretario nel voler attivare una nuova fase congressuale alla fine delle elezioni regionali.

TORNIAMO A VOTARE!

TORNIAMO A VOTARE!

TORNIAMO A VOTARE!  Questo lo slogan del volantino del candidato al Senato Riccardo Illy Sostenuto dal Partito Democratico.

«Mi metto al servizio, da indipendente, in un momento impegnativo in cui registriamo una crescita economica e una difficoltà per la politica. Ho in questo senso una doppia esperienza».

Con queste parole ha iniziato il suo intervento in forma di dibattito con il numeroso pubblico presente alla serata presso l’Hotel Europalace di Monfalcone.

Rispondendo alle varie sollecitazioni ha puntualizzato in particolare all’esigenza ormai improrogabile di una semplificazione normativa a cui il futuro parlamento dovrà mettere mano.

AL FIANCO DEI LAVORATORI EATON

AL FIANCO DEI LAVORATORI EATON

Lunedì 15 gennaio 2018 durante la seduta di convocazione congiunta di tutti i segretari dei circoli del Pd della provincia di Gorizia è stata ribadita la centralità del tema del lavoro rispetto alle varie problematiche attualmente in discussione, ed in particolare è stata posta la questione della crisi dell’azienda Eaton, che presenta una situazione drammatica ed aggravata dal consistente numero di lavoratori coinvolti.

Oltre ad esprimere piena e totale solidarietà ai lavoratori della Eaton, si è ritenuto fondamentale continuare nella mobilitazione generale, non solo degli iscritti ma anche degli amministratori locali, che è già stata avviata da molti rappresentanti istituzionali di questo territorio, tra cui il deputato Giorgio Brandolin e la Senatrice Laura Fasiolo, i quali si sono già attivati per la convocazione di un tavolo negoziale a Roma al Ministero dello Sviluppo Economico. Da molti dei presenti è stato ribadito “Ci sentiamo pienamente rappresentati dal Vice Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello e siamo completamente in linea con le azioni che, in virtù del suo ruolo istituzionale, sta portando avanti negli incontri con i lavoratori e sui tavoli con l’azienda. Riteniamo fondamentale che vengano attivate tutte le misure di riqualificazione, specializzazione e riassorbimento del personale della Eaton, presso altre aziende, attualmente operative nell’intero ambito regionale. Reputiamo che questo ruolo di interlocuzione e regia sia inevitabilmente di area vasta ed esuli dal ben più contenuto confine del solo Mandamento monfalconese. Vista la complessità della situazione, l’autorevolezza della rappresentanza regionale potrà svolgere azioni di peso e sostanza al fine di attutire gli impatti negativi di questa grave crisi aziendale. Ribadiamo con forza, che proprio per rispetto dei lavoratori, che stanno lottando per difendere il proprio posto di lavoro, che si debba attuare una mobilitazione non strumentale ma di vero supporto ai lavoratori e alle loro famiglie. Ciascuno deve fare la sua parte. Mai come ora enti ed associazioni del territorio devono dar prova di sapersi muovere in sinergia con la Regione che, di concerto con le rappresentanze sindacali, è soggetto titolato ad interloquire per la soluzione delle situazioni crisi aziendale”.

Lunedì 15 gennaio 2018 durante la seduta di convocazione congiunta di tutti i segretari dei circoli del Pd della provincia di Gorizia è stata ribadita la centralità del tema del lavoro rispetto alle varie problematiche attualmente in discussione, ed in particolare è stata posta la questione della crisi dell’azienda Eaton, che presenta una situazione drammatica ed aggravata dal consistente numero di lavoratori coinvolti.

Oltre ad esprimere piena e totale solidarietà ai lavoratori della Eaton, si è ritenuto fondamentale continuare nella mobilitazione generale, non solo degli iscritti ma anche degli amministratori locali, che è già stata avviata da molti rappresentanti istituzionali di questo territorio, tra cui il deputato Giorgio Brandolin e la Senatrice Laura Fasiolo, i quali si sono già attivati per la convocazione di un tavolo negoziale a Roma al Ministero dello Sviluppo Economico. Da molti dei presenti è stato ribadito “Ci sentiamo pienamente rappresentati dal Vice Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello e siamo completamente in linea con le azioni che, in virtù del suo ruolo istituzionale, sta portando avanti negli incontri con i lavoratori e sui tavoli con l’azienda. Riteniamo fondamentale che vengano attivate tutte le misure di riqualificazione, specializzazione e riassorbimento del personale della Eaton, presso altre aziende, attualmente operative nell’intero ambito regionale. Reputiamo che questo ruolo di interlocuzione e regia sia inevitabilmente di area vasta ed esuli dal ben più contenuto confine del solo Mandamento monfalconese. Vista la complessità della situazione, l’autorevolezza della rappresentanza regionale potrà svolgere azioni di peso e sostanza al fine di attutire gli impatti negativi di questa grave crisi aziendale. Ribadiamo con forza, che proprio per rispetto dei lavoratori, che stanno lottando per difendere il proprio posto di lavoro, che si debba attuare una mobilitazione non strumentale ma di vero supporto ai lavoratori e alle loro famiglie. Ciascuno deve fare la sua parte. Mai come ora enti ed associazioni del territorio devono dar prova di sapersi muovere in sinergia con la Regione che, di concerto con le rappresentanze sindacali, è soggetto titolato ad interloquire per la soluzione delle situazioni crisi aziendale”.

Il Segretario Provinciale Pd di Gorizia

Silvia Caruso