Diego Moretti incontra gli elettori – Lunedì 29 giugno ore 18:00

Diego Moretti incontra gli elettori – Lunedì 29 giugno ore 18:00


Quando?
Lunedì, 29 giugno  alle ore 18:00

Evento:
I nostri rappresentanti sono al servizio del territorio. Sanno che la democrazia rappresentativa non si esaurisce nel momento del voto, ma `è fatta di impegno e costante dialogo. Gli incontri #democratici organizzati dal Partito Democratico del Friuli Venezia Giulia permettono di conoscere il lavoro dei nostri rappresentanti e di potersi confrontare con loro.

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La ricetta Delrio: «I dem ripartano dai territori»

La ricetta Delrio: «I dem ripartano dai territori»

 

MONFALCONE. Ripartire dai territori. Da Monfalcone, una «scelta non casuale», ha affermato l’onorevole Debora Serracchiani. L’iniziativa del Pd di ieri sera al Kinemax ha rilanciato la politica del «dare risposte» e che «cerca una comunità che vuole ritrovare se stessa e crescere», rispetto ad «un tweet o un post di propaganda».

 

A due anni dal voto amministrativo, Serracchiani ha lanciato una «iniziativa su Monfalcone», assieme alla capogruppo consiliare dem Lucia Giurissa. «Qui è saltato il sistema sociale», ha aggiunto facendo riferimento alla giunta del sindaco Anna Maria Cisint. Il consigliere regionale Diego Moretti ha aperto l’incontro rivolgendo al capogruppo Pd della Camera, Graziano Delrio, «l’istanza di un partito radicato nel territorio e federale, un territorio di confine che ha fatto dell’apertura un punto di forza».

E se il sindaco di Romans, Davide Furlan, ha sottolineato che «l’Isontino è sempre stato amministrato bene», e «le buone azioni dei sindaci ora sono state messe in discussione per questioni meramente di speculazione politica» («amministrazioni come quella di Cisint stanno facendo grandi danni»), battendo sulla riforma degli enti locali appena approvata in Consiglio regionale che «metterà in ginocchio i Comuni più piccoli creando cittadini di serie A e di serie B», il segretario regionale Cristiano Shaurli ha osservato: «In agosto è cambiato tutto, abbiamo rimesso i piedi in Europa. Dobbiamo aiutarci a superare la sconfitta dolorosa, a Monfalcone e in Regione. Bisogna rilanciare la nostra proposta. Tenere insieme Europa, territori e l’orgoglio del Pd rappresenta la nostra sfida».Delrio ha spiegato «cosa succede a Roma». Il Governo «ha recuperato 7 dei 20 miliardi di interessi sul debito pubblico causati dallo spread grazie al “signor chiacchierone” (Salvini, ndr). Ora l’Europa pensa che abbiamo una classe dirigente seria». Ha parlato della manovra economica: «Abbiamo abbassato le tasse per 26 miliardi, 23 dell’Iva e 3 a favore dei lavoratori. E noi con la tassa su plastica, zuccheri, auto aziendali per 2 miliardi siamo passati come quelli della manovra delle tasse». Ha citato «gli investimenti sbloccati, come per il porto di Trieste», durante la guida centrosinistra. E la «crescita del Pil di oltre l’1,7%». Insomma, «in agosto l’Italia è stata lasciata in mutande. Il problema erano le navi da tenere lontane dai porti. Una coltre di propaganda e di alterazione della verità preoccupante, per questo siamo andati al Governo. E io voglio ripartire dai territori» da Il Piccolo 22/11/2019

Il Pd presenta le sue proposte alla Conferenza sull’amianto

Il Pd presenta le sue proposte alla Conferenza sull’amianto

COMUNICATO pubblicato su IL PICCOLO  16/11/2019

“Alla vigilia dell’ottava Conferenza regionale amianto che Monfalcone ospiterà lunedì, dalle 9, nel suo teatro Comunale il Pd isontino e regionale hanno varato un documento per riportare al centro dell’attenzione del governo regionale e nazionale e del Parlamento la gestione sanitaria, ambientale e previdenziale di quello che rimane per il territorio un dramma sociale. Il documento, sottoscritto anche da nove sindaci di centrosinistra dell’Isontino, propone alla Regione, cui ieri il capogruppo dem in Consiglio regionale Diego Moretti ha riconosciuto il rifinanziamento delle azioni già avviate per le bonifiche, di potenziare il ruolo del Centro regionale unico amianto, definire le regole per la microraccolta dei materiali contenenti amianto, farsi parte attiva nella ricerca e nella sostituzione delle tubature idriche in cemento amianto in tutto il Friuli Venezia Giulia.Alla Regione i dem chiedono, però, anche di prevedere un piano di monitoraggio ed eventuale smaltimento delle Fibre artificiali vetrose, in modo da evitare in futuro esperienze simili a quelle dell’amianto.«Al Governo domandiamo invece di rimettere al centro dell’agenda politica la redazione del Testo unico amianto – ha aggiunto Moretti – e di prevedere che l’Inail gestisca un fondo permanente dedicato alle bonifiche dell’amianto negli edifici pubblici. Dal Parlamento vorremmo l’impegno a discutere le tre proposte di legge presentate dal Pd in materia di riconoscimento dei benefici previdenziali agli esposti, anche a quelli che lo sono stati nelle Forze armate, forze di polizia e nel corpo dei Vigili del fuoco».Moretti ha presentato ieri il documento assieme alla referente regionale del Partito democratico per il settore, Sara Vito, e a quello per il partito isontino, Paolo Fogar. -La. Bl.”

 

Enti locali: Moretti, 1.300 firme per rivendicare tutela isontino

Enti locali: Moretti, 1.300 firme per rivendicare tutela isontino

Consegnata petizione a Zanin. «Ora vedremo capacità di ascolto del cdx»

 

 

UDINE 04.06.19. «Dagli spezzatini o dalle annessioni annunciate sulla riforma degli enti locali, dopo quanto accaduto sulla Sanità, da Fedriga e dal centrodestra solo umiliazioni per il territorio isontino. Ora, sulla prossima, annunciata ma non ancora formalizzata, riforma delle autonomie locali, si dia ascolto vero alla voce di ben 1.300 persone che hanno sottoscritto la petizione per la tutela dell’Isontino». A dirlo è il consigliere regionale e segretario del Pd isontino Diego Moretti che oggi, insieme al presidente dell’assemblea provinciale del Pd di Gorizia Alessandro Zanella, ha consegnato al presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, una petizione con circa 1.300 firme per la tutela, la valorizzazione e l’unità del territorio isontino.

«Finora, dagli atteggiamenti e dalle dichiarazioni di intenti della Giunta e del centrodestra, non c’è stato nulla di positivo per il territorio isontino: passate le elezioni amministrative (tanto per non scontentare nessuno), come garantito dal centrodestra, la riforma degli enti locali dovrebbe arrivare nell’agenda dei lavori del Consiglio. Vedremo di quale ascolto sarà capace la maggioranza regionale e di come darà seguito o meno alle istanze espresse da un intero territorio». Infatti, come ha ricordato anche Zanella (primo firmatario della petizione), «questa è un’azione politica dove il Pd inizialmente ha avuto un ruolo propulsivo, per poi svilupparsi in maniera pressoché trasversale, esprimendo una volontà di tutto il territorio». I contenuti della petizione sono infatti presenti nelle singole mozioni votate dai 25 Consigli comunali dell’isontino in questi ultimi mesi: «speriamo che questo sia tenuto in considerazione dalla Giunta regionale e da tutto il centrodestra, trattandosi della volontà di un intero territorio espressa attraverso i massimi organi elettivi locali» ha sottolineato Moretti.

La petizione, chiede al presidente della Regione e a quello del Consiglio di:

intraprendere tutte le iniziative possibili atte a valorizzare e a tutelare i confini territoriali isontini, nonché il patrimonio e le identità espresse all’interno di quest’area dall’insieme dei suoi comuni;

Promuovere ogni iniziativa mirata a tutelare l’autonomia politica e amministrativa dell’Isontino;

Coinvolgere, nel processo di nuova identificazione dell’autonomia isontina, tutte le amministrazioni comunali dell’area isontina attraverso un approccio che parta dal basso e consideri le specificità economiche, linguistiche e amministrative dell’area interessata.

«Nel limbo 188 vincitori di concorso per oss» Il Pd interroga la giunta

«Nel limbo 188 vincitori di concorso per oss» Il Pd interroga la giunta

«In un momento di forte incertezza per il personale della sanità, 188 vincitori del concorso per operatori socio sanitari sono stati abbandonati nel limbo, ancora in attesa dell’assunzione». A denunciarlo è il consigliere regionale del Pd, Diego Moretti, che per fare chiarezza sui futuri esiti del bando indetto dall’Egas a fine 2017 per assegnare 188 posti di operatore socio sanitario agli enti e aziende del servizio sanitario regionale, ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione Fvg Massimiliano Fedriga e all’assessore alla Salute Riccardo Riccardi. I 188 posti, spiega Moretti, «hanno già una destinazione definita: 55 per l’Asuiud, 50 per l’Aas 2, 45 per l’Aas 5, 22 per l’Asuits, 7 per l’Aas 3, 6 per l’Irccs Cro di Aviano e 3 per l’Irccs Burlo Garofolo di Trieste». «Per ora, l’unica cosa che emerge è che a causa della norma che impone alle Aziende sanitarie di ridurre dell’1,4 per cento il costo del personale, le singole Aziende sembra abbiano di fatto “congelato” tali assunzioni, attendendo disposizioni e valutazioni dall’assessorato». Va ricordato, continua Moretti, «che questi fabbisogni di personale sono stati a suo tempo segnalati dagli stessi enti come necessari al mantenimento dei servizi essenziali. Su queste assunzioni si erano dunque create legittime aspettative, considerato che mai fino a questi giorni c’era stato sentore di un “blocco”. Ora attendiamo dunque che Riccardi e Fedriga ci dicano con quali tempistiche potranno essere assunti i 188 vincitori del concorso».

Organici degli ospedali Moretti si schiera al fianco dei sindacati

Organici degli ospedali Moretti si schiera al fianco dei sindacati

Da Il Piccolo di oggi 7 Febbraio 2019

«Negli ultimi anni il centrodestra in Regione e nell’Isontino (i sindaci di Gorizia e Monfalcone su tutti) ci ha accusato in più occasioni di aver distrutto la sanità: uno dei motivi principali riguardava la carenza di personale e la mancanza di turnover (medici, infermieri e oss), che aveva svuotato o messo in grossa difficoltà reparti ospedalieri e presidi territoriali. Dal 2016 al 2018 però, nell’Azienda sanitaria isontina e nelle altre aziende della regione, vi è stato un numero importante di assunzioni di medici, infermieri e Oss, che ha aumentato di poco meno del 10% la spesa complessiva del personale in sanità».A dirlo è il consigliere regionale del Pd Diego Moretti. «Va ricordato, però, che il primo atto (comunicato per iscritto ai Dg delle Aziende) dell’amministrazione Fedriga, fu quello di bloccare le assunzioni in corso, affinché su tutte vi fosse l’autorizzazione regionale. Successivamente, con la legge regionale 27 del 2018 (che ha ridisegnato i confini delle Aziende sanitarie, con l’Aas isontina commissariata ed incorporata in quella triestina) e con le linee-guida 2019, la Regione ha dato l’indicazione alle Aziende di tagliare la spesa del personale 2019 di almeno l’1,4% rispetto al 2018. La prima conseguenza di tale situazione (sulla quale presenterò nei prossimi giorni all’assessore Riccardi una specifica interrogazione), è la recente sospensione sine die delle assunzioni di 188 Oss (delle quali 50 per l’Azienda 2), risultati idonei di un concorso pubblico iniziato a giugno e conclusosi a dicembre 2018 e per i quali la situazione – inaccettabile e sulla quale non ho letto di alcuna reazione né politica né sindacale – è di totale incertezza».Conclude Moretti: «A fronte di tutto ciò, dal centrodestra regionale, dai sindaci di Gorizia e Monfalcone, da alcuni sindacati autonomi della sanità (che prima strepitavano su tutto) totale e assoluto silenzio. Non è accettabile. È di questi giorni la notizia che Cgil e Uil isontine hanno minacciato di proclamare lo stato di agitazione se alla scopertura di personale (nell’isontino pari a poco più di un centinaio di persone) non vi dovesse essere posto rimedio. Il Pd isontino è al fianco dei sindacati».

Il Pd mette le mani avanti: «L’Isontino non si tocca Trieste non ci annetterà»

Il Pd mette le mani avanti: «L’Isontino non si tocca Trieste non ci annetterà»

I dem riuniti in assemblea hanno deciso non solo di mobilitare i circoli territoriali, ma anche di coinvolgere i propri amministratori locali

 

I dem dell’Isontino si schierano a difesa dell’unità territoriale dell’ex provincia di Gorizia, messa fortemente a rischio per il partito dalle ipotesi di nuovo riordino degli enti locali elaborate dall’amministrazione regionale a traino leghista.Riunitasi in questi giorni, sotto la guida del segretario provinciale Diego Moretti, l’assemblea del Pd isontino ha espresso innanzitutto una posizione di netta contrarietà a quella che definisce l’«annessione» del territorio isontino a Trieste o con il resto dell’area giuliana. In qualsiasi forma avvenga, quindi, sia quella della Provincia “speciale” allargata a tutto il territorio dell’ex provincia di Trieste o quella dell’area metropolitana (con smembramento in questo caso dell’Isontino).Per rendere la sua opposizione tangibile alla Regione, il Pd ha inoltre deciso di cercare di mobilitare non solo i propri circoli territoriali, ma anche i suoi amministratori locali. Entrambi verrano quindi invitati a promuovere sul tema, nel proprio territorio e in Consiglio comunale, ricercando il massimo consenso possibile, ogni iniziativa utile a tutelare l’autonomia politica e istituzionale dell’Isontino contro «ogni incorporazione, sia essa unitaria o “spezzettata”, all’area triestina o friulana», informando allo stesso tempo i propri cittadini. I dem isontini avvieranno infine con il partito regionale «un confronto su una nuova organizzazione istituzionale e territoriale regionale che tenga conto delle peculiarità storiche, linguistiche, sociali ed economiche dell’Isontino e dei territori contermini».Nel documento licenziato dall’assemblea del Pd non compaiono del resto difese d’ufficio della riorganizzazione messa in atto dalla precedente amministrazione regionale guidata dal centrosinistra. Sull’unità dell’Isontino, però, i dem non hanno mai cambiato rotta, come tiene a sottolineare il segretario provinciale e consigliere regionale Moretti, che ritene estremamente positivo quindi il pronunciamento all’unanimità del Consiglio comunale di Gorizia contro «l’annessione dell’Isontino a Trieste».«È quello che chiedevamo da tempo ed è quello che chiedemmo, senza successo, anche sulla sanità», ricorda. «Su questo, parlano gli atti politici e amministrativi di questi decenni: sull’unità dell’Isontino non abbiamo mai avuto ripensamenti, né tentennamenti», aggiunge, pur riconoscendo le ragioni della diversa posizione assunta da Monfalcone. «Al sindaco Cisint, che pare condividere la “proposta Roberti” di incorporazione dell’Isontino a Trieste – afferma Moretti -, dico che ha ragione, perché storicamente e per anni il Monfalconese, pur essendo il motore economico della provincia, non ha avuto le attenzioni che meritava, anche se non è più così da tempo, ma è proprio nell’unità istituzionale e politica dell’Isontino che sta la risposta alla valorizzazione del territorio».

Sanità: Moretti (Pd), con ok a Nue Giunta Fedriga scopre le carte

Sanità: Moretti (Pd), con ok a Nue Giunta Fedriga scopre le carte

«Dopo aver strumentalizzato spudoratamente la nostra riforma sanitaria ora la Giunta Fedriga scopre le carte. Non solo non hanno fatto nulla, salvo aver umiliato territori come l’Isontino e l’Alto Friuli, ma ora è proprio chi hanno scelto per dirigere la nuova azienda zero a confermare che le nostre scelte erano giuste». A dirlo è il Segretario Provinciale del Pd, Diego Moretti commentando le dichiarazioni del neo commissario dell’Azienda Regionale di coordinamento per la salute (Arcs), Nicola Zavattaro.

«Scegliendo come dirigente dell’azienda zero chi è stato direttore amministrativo di Areu, (l’Agenzia regionale emergenza urgenza della Regione Lombardia), la Giunta Fedriga conferma la nostra impostazione sul Nue. Parliamo della stessa persona che ha gestito il numero unico in Lombardia, il modello a cui ci siamo ispirati. Su questo il centrodestra ha condotto in passato una guerra senza quartiere, oggi invece sostiene quello stesso modello. Il fatto che il commissario Arcs promuova degli assi portanti nostra riforma, dall’accorpamento ospedale-territorio al Nue, la dice lunga su quanto siano stati strumentali, in passato, gli attacchi del centrodestra». Il numero unico 112, continua Moretti, «ricalca il modello lombardo, dal quale siamo partiti per dare vita allo stesso servizio».

«Che il territorio vada rafforzato siamo tutti d’accordo e Cap e infermieri di comunità sono una faccia della stessa medaglia. Ma non va dimenticato che se il Cap di Gorizia non funziona, a differenza di quello di Grado che funziona, è perché non tutti i soggetti hanno lavorato per farli funzionare, salvo poi sparare contro la riforma in maniera strumentale. Un atteggiamento quantomai discutibile, ancor più pensando che di mezzo c’è la salute pubblica».