Salviamo insieme la sanità pubblica
Franco Perazza
Sanità: la disorganizzazione la pagano i più deboli
Sanità: Vito (Pd), disorganizzazione la pagano i più deboli
“Abbiamo avuto la prova di come i cittadini più deboli vengono lasciati indietro e soli dalla Giunta Fedriga, che punta a favorire la sanità privata, senza impegnare invece tutte le energie per risolvere le tante criticità presenti. A partire dalle carenza dei medici di medicina generale. L’Isontino sembra il laboratorio dove con gli Asap si fanno gli esperimenti della sanità parallela, alle spalle dei cittadini. Le file fuori dal ex Civile tolgono ogni dubbio su una gestione dell’assistenza sanitaria di base che penalizza i più anziani e i meno tecnologicamente dotati, chi ha meno risorse sotto tutti i punti di vista. Ora ci chiediamo cosa faranno la Giunta Fedriga e Asugi per garantire la presa incarico dei pazienti e la continuità della cura, visto che non stanno garantendo un medico proprio chi ha più bisogno ed è rimasto fuori. Una risposta non l’aspetta solo il Pd, ma è il minimo che la Regione deve ai cittadini e in particolare a chi è rimasto deluso e arrabbiato, a chi pensava di seguire le regole e non sapeva che le regole erano altre, ingiuste, perché penalizzanti per chi non è tecnologicamente attrezzato”. La segretaria del Pd provinciale isontino Sara Vito interviene dopo quanto accaduto all’ex Civile di Gorizia, con persone che hanno atteso inutilmente per poter essere presi in carico da un medico di medicina generale.
Sanità: su Isontino tempesta perfetta
Sanità: Vito (Pd), su Isontino tempesta perfetta
“Pd all’incontro su carenza dei medici di medicina generale”
“Gli ASAP stanno dimostrando la loro inadeguatezza per l’impossibilità della presa in carico del paziente, che si trova disorientato e privo di un unico interlocutore a cui affidarsi. Bisogna immediatamente affrontare la questione territorio: la carenza dei medici di medicina generale e la toppa degli ASAP sono la tempesta perfetta. Nell’Isontino la situazione è grave e in molti comuni i cittadini hanno perso il loro punto di riferimento sanitario. Abbiamo partecipato all’incontro di Gorizia per sentire ancora una volta direttamente i cittadini, per stare accanto a loro con ancora più decisione, che ogni giorno si trovano a lottare contro un sistema che li sta sempre più abbandonando”. Così la segretaria del Pd provinciale isontino Sara Vito, dopo quanto emerso oggi all’incontro di Gorizia sulla situazione dei medici di medicina generale.
“A Gorizia e nell’Isontino abbiamo già dato – continua la segretaria dem – e dunque combatteremo con determinazione lo scellerato ridimensionamento del sistema pubblico, a partire dalla volontà della politica regionale di centrodestra di privatizzare fino ad arrivare alla paventata chiusura di ospedali per raggiungere un non ben chiaro ridimensionamento della spesa.
Per Vito “l’immobilismo progettuale di Fedriga e Riccardi in questi anni ora ha presentato il conto portando a inaccettabili disuguaglianze sociali nell’accesso alle cure. Il privato, che peraltro non tutti possono permettersi, non è la panacea ma può essere utile solo se è complementare al pubblico e non – conclude – sostitutivo”.
Sanità: Si era curati meglio con il centrosinistra
Sanità: Vito (Pd), temiamo dati peggiori Agenas in Isontino
“Si era curati meglio con il centrosinistra”
“Anche nell’Isontino la situazione delle liste d’attesa ci aspettiamo sia in linea con i dati preoccupanti dell’Agenas e anzi temiamo possano essere anche più negativi, considerando che l’area isontina ha una minore offerta di servizi e disponibilità di personale rispetto all’area giuliana. Un fatto è certo, non vogliamo essere il territorio che diventa famigerato per le urla della Cisint e intanto siamo penalizzati rispetto al resto della Regione”. Lo dichiara la segretaria del Pd provinciale di Gorizia Sara Vito, in merito ai dati riportati da Agenas sui risultati dei tempi di attesa delle Regioni italiane.
“Dati a dir poco preoccupanti e in peggioramento dal 2019, quindi con un evidente trend che – evidenzia la segretaria dem – è esclusivamente attribuibile al periodo di governo della Giunta Fedriga. Lascia sgomenti il fatto che proprio il Fvg sia la peggiore Regione in Italia nell’area cardiovascolare /angioplastica e che siamo in ‘rosso’ anche per il tumore del colon (tempestività di esecuzione dell’intervento) e per l’area oncologia”.
“La filastrocca vittimista ‘è colpa di chi c’era prima’ non la accettiamo più e anzi – puntualizza Vito – la ribaltiamo: si era curati meglio con il centrosinistra. Per questo chiediamo di tornare a dare con urgenza giusta priorità e appropriatezza nella risposta ai bisogni della nostra popolazione”.
La regione non puo’ lasciare soli i sindaci dell’isontino ne’ sui dati dei contagi sul proprio territorio, ne’ a definire un criterio per la distribuzione delle mascherine
Gorizia, 28 marzo – Non è tempo di polemiche (anche se a livello nazionale Salvini e Meloni non perdono occasione per attaccare il Governo su qualsiasi questione e specularne politicamente), ma alcune cose vanno precisate:
- Dopo aver promesso “due mascherine ad ogni cittadino del FVG”, in questi giorni i vertici politici della Regione hanno informato i Sindaci che esse arriveranno diluite in un periodo di alcune settimane, scaricando su questi la definizione delle priorità di assegnazione. Credo che non sia compito di un primo cittadino definire priorità di distribuzione senza avere alla base un criterio tecnico-scientifico cui attenersi, con il rischio di una guerra tra poveri;
- Non è possibile che i Sindaci isontini, a diversi giorni dal pronunciamento favorevole della Protezione Civile, non siano in grado di conoscere i casi di positività e quarantena del proprio territorio, così da poter organizzare con i volontari quei servizi di supporto necessari in questi casi. Ciò, mentre in altre zone della Regione i Sindaci sono quotidianamente informati dalla rispettiva Azienda Sanitaria di quanto accade nei loro Comuni. Mi chiedo allora dove sta l’uniformità di comportamento su tali temi a livello regionale?
Queste sono due situazioni che il nostro gruppo consiliare in Regione ha già segnalato ai vertici della Regione, perché non può pensare di lasciare soli gli amministratori locali senza strumenti di azione in questa delicata e drammatica fase economica e sanitaria per il Paese.
«Nel limbo 188 vincitori di concorso per oss» Il Pd interroga la giunta
«In un momento di forte incertezza per il personale della sanità, 188 vincitori del concorso per operatori socio sanitari sono stati abbandonati nel limbo, ancora in attesa dell’assunzione». A denunciarlo è il consigliere regionale del Pd, Diego Moretti, che per fare chiarezza sui futuri esiti del bando indetto dall’Egas a fine 2017 per assegnare 188 posti di operatore socio sanitario agli enti e aziende del servizio sanitario regionale, ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione Fvg Massimiliano Fedriga e all’assessore alla Salute Riccardo Riccardi. I 188 posti, spiega Moretti, «hanno già una destinazione definita: 55 per l’Asuiud, 50 per l’Aas 2, 45 per l’Aas 5, 22 per l’Asuits, 7 per l’Aas 3, 6 per l’Irccs Cro di Aviano e 3 per l’Irccs Burlo Garofolo di Trieste». «Per ora, l’unica cosa che emerge è che a causa della norma che impone alle Aziende sanitarie di ridurre dell’1,4 per cento il costo del personale, le singole Aziende sembra abbiano di fatto “congelato” tali assunzioni, attendendo disposizioni e valutazioni dall’assessorato». Va ricordato, continua Moretti, «che questi fabbisogni di personale sono stati a suo tempo segnalati dagli stessi enti come necessari al mantenimento dei servizi essenziali. Su queste assunzioni si erano dunque create legittime aspettative, considerato che mai fino a questi giorni c’era stato sentore di un “blocco”. Ora attendiamo dunque che Riccardi e Fedriga ci dicano con quali tempistiche potranno essere assunti i 188 vincitori del concorso».
Organici degli ospedali Moretti si schiera al fianco dei sindacati
Da Il Piccolo di oggi 7 Febbraio 2019
«Negli ultimi anni il centrodestra in Regione e nell’Isontino (i sindaci di Gorizia e Monfalcone su tutti) ci ha accusato in più occasioni di aver distrutto la sanità: uno dei motivi principali riguardava la carenza di personale e la mancanza di turnover (medici, infermieri e oss), che aveva svuotato o messo in grossa difficoltà reparti ospedalieri e presidi territoriali. Dal 2016 al 2018 però, nell’Azienda sanitaria isontina e nelle altre aziende della regione, vi è stato un numero importante di assunzioni di medici, infermieri e Oss, che ha aumentato di poco meno del 10% la spesa complessiva del personale in sanità».A dirlo è il consigliere regionale del Pd Diego Moretti. «Va ricordato, però, che il primo atto (comunicato per iscritto ai Dg delle Aziende) dell’amministrazione Fedriga, fu quello di bloccare le assunzioni in corso, affinché su tutte vi fosse l’autorizzazione regionale. Successivamente, con la legge regionale 27 del 2018 (che ha ridisegnato i confini delle Aziende sanitarie, con l’Aas isontina commissariata ed incorporata in quella triestina) e con le linee-guida 2019, la Regione ha dato l’indicazione alle Aziende di tagliare la spesa del personale 2019 di almeno l’1,4% rispetto al 2018. La prima conseguenza di tale situazione (sulla quale presenterò nei prossimi giorni all’assessore Riccardi una specifica interrogazione), è la recente sospensione sine die delle assunzioni di 188 Oss (delle quali 50 per l’Azienda 2), risultati idonei di un concorso pubblico iniziato a giugno e conclusosi a dicembre 2018 e per i quali la situazione – inaccettabile e sulla quale non ho letto di alcuna reazione né politica né sindacale – è di totale incertezza».Conclude Moretti: «A fronte di tutto ciò, dal centrodestra regionale, dai sindaci di Gorizia e Monfalcone, da alcuni sindacati autonomi della sanità (che prima strepitavano su tutto) totale e assoluto silenzio. Non è accettabile. È di questi giorni la notizia che Cgil e Uil isontine hanno minacciato di proclamare lo stato di agitazione se alla scopertura di personale (nell’isontino pari a poco più di un centinaio di persone) non vi dovesse essere posto rimedio. Il Pd isontino è al fianco dei sindacati».
Manifesti del Pd contro la soppressione dell’Azienda sanitaria
Dal Il Piccolo di oggi 7 Febbraio 2019
Controffensiva del Pd cittadino contro la Regione. «La sanità goriziana svenduta per un gioco di potere» è la forte denuncia che il partito ha affidato ad una serie di manifesti affissi in questi giorni, e ben visibili negli appositi spazi destinati alle affissioni dei gruppi consiliari. I manifesti fanno seg
uito agli allarmi lanciati dai consiglieri comunali Pd contro l’incorporamento dell’Azienda sanitaria goriziana in quella di Trieste, che i consiglieri del Partito democratico avevano denunciato da subito «sino al punto di presentare una mozione già a settembre invitando il Consiglio comunale a prendere posizione contro la decisione (poi trasformata in legge a dicembre su iniziativa della Giunta Fedriga) di sopprimere l’autonomia dell’azienda isontina e incorporarla a quella triestina».Per il Pd l’Azienda sanitaria è stata solo la «prima vittima» dell’intendimento di soppressione dell’autonomia dell’Isontino e per questo motivo i dem non intendono abbassare l’attenzione su questo tema considerato fondamentale. La sottomissione dell’Azienda sanitaria a Trieste «rischia, già dalle prossime settimane, di determinare il trasferimento di importanti figure professionali e specialità a Trieste e la mancata copertura dei posti vacanti, visto anche l’abnorme scelta di un commissariamento di così lunga durata da gettare nell’indeterminatezza operatori e cittadini. Dopo che in questi anni si era faticosamente riusciti a garantire risorse finanziarie adeguate al mantenimento di un’offerta sanitaria a forte prevalenza pubblica, vediamo con preoccupazione il rischio che ci sia uno scadimento dell’offerta e un’apertura al privato. E questo in uno scenario di impoverimento del territorio isontino e di Gorizia, di cui la soppressione dell’azienda sanitaria è il primo preoccupante segnale: davanti a questo scenario tutta la città dovrebbe levare gli scudi, il Partito democratico lo farà senz’altro».
Sanità: Moretti (Pd), con ok a Nue Giunta Fedriga scopre le carte
«Dopo aver strumentalizzato spudoratamente la nostra riforma sanitaria ora la Giunta Fedriga scopre le carte. Non solo non hanno fatto nulla, salvo aver umiliato territori come l’Isontino e l’Alto Friuli, ma ora è proprio chi hanno scelto per dirigere la nuova azienda zero a confermare che le nostre scelte erano giuste». A dirlo è il Segretario Provinciale del Pd, Diego Moretti commentando le dichiarazioni del neo commissario dell’Azienda Regionale di coordinamento per la salute (Arcs), Nicola Zavattaro.
«Scegliendo come dirigente dell’azienda zero chi è stato direttore amministrativo di Areu, (l’Agenzia regionale emergenza urgenza della Regione Lombardia), la Giunta Fedriga conferma la nostra impostazione sul Nue. Parliamo della stessa persona che ha gestito il numero unico in Lombardia, il modello a cui ci siamo ispirati. Su questo il centrodestra ha condotto in passato una guerra senza quartiere, oggi invece sostiene quello stesso modello. Il fatto che il commissario Arcs promuova degli assi portanti nostra riforma, dall’accorpamento ospedale-territorio al Nue, la dice lunga su quanto siano stati strumentali, in passato, gli attacchi del centrodestra». Il numero unico 112, continua Moretti, «ricalca il modello lombardo, dal quale siamo partiti per dare vita allo stesso servizio».
«Che il territorio vada rafforzato siamo tutti d’accordo e Cap e infermieri di comunità sono una faccia della stessa medaglia. Ma non va dimenticato che se il Cap di Gorizia non funziona, a differenza di quello di Grado che funziona, è perché non tutti i soggetti hanno lavorato per farli funzionare, salvo poi sparare contro la riforma in maniera strumentale. Un atteggiamento quantomai discutibile, ancor più pensando che di mezzo c’è la salute pubblica».