L’Assemblea provinciale del PD: coordinare tutte le forze progressiste, democratiche e civiche isontine

L’Assemblea provinciale del PD isontino, nella sua ultima assemblea di martedì scorso 4 luglio, ha approvato l’ordine del giorno proposta dal Segretario provinciale Marco Rossi per giungere ad un coordinamento tra tutte le forze progressiste, democratiche, civiche isontine, a fronte dell’iniziativa politica del centrodestra che si caratterizza per la netta volontà di non condividere le scelte con gli altri Comuni, in una logica di localismo e divisione anziché di integrazione e collaborazione fra i territori.

Di seguito il testo dell’Ordine del giorno approvato all’unanimità dai delegati presenti:

I risultati elettorali degli ultimi due anni hanno profondamente mutato il quadro politico nel territorio isontino. Ciò determina un sostanziale arretramento delle posizioni del PD e della sua capacità di incidere sulla direzione politica del territorio: un ruolo che in passato è stato possibile svolgere grazie all’uniforme colore politico di molte amministrazioni.
Anzi, l’iniziativa politica delle amministrazioni a guida centrodestra si caratterizza per la netta volontà di non condividere le scelte con gli altri Comuni, in una logica di localismo e divisione anziché di integrazione e collaborazione fra i territori.
Per queste ragioni, l’Assemblea provinciale del PD, consapevole del mutato quadro politico e della necessità di rafforzare il campo delle amministrazioni civiche e di centrosinistra che si oppongono a questa visione, non da ultimo con un documento sottoscritto da 18 sindaci isontini in opposizione alla politica del Centrodestra sulle partecipate isontine,
– DÀ MANDATO alla Segreteria in coordinamento con gli amministratori locali, di sviluppare entro settembre un’iniziativa politica per favorire la nascita di un coordinamento tra tutte le forze
progressiste, democratiche e civiche isontine, che siano in maggioranza o all’opposizione, favorendo in questo modo la costituzione di un più ampio campo democratico nel nostro territorio.
– Tale obiettivo potrà essere raggiunto con un coordinamento che va oltre i confini degli amministratori iscritti al PD, e con la stesura di un Manifesto programmatico condiviso tra tutte le
liste civiche, democratiche e progressiste che vorranno partecipare alla sua formulazione.

APPROVATO ALL’UNANIMITA’
Gradisca d’Isonzo, 4 luglio 2017

Fasiolo: “In molte realtà il centrosinistra si è presentato diviso”

Fasiolo: “In molte realtà il centrosinistra si è presentato diviso”

Commenta i risultati elettorali anche la senatrice Laura Fasiolo: «E’ innegabile che il centrodestra unito ha ottenuto un risultato a livello nazionale nettamente superiore rispetto ai partiti del centrosinistra. E’ bene sottolineare un elemento di fondo, la migliore propensione all’unità del centrodestra che, alla luce dei risultati, sarà il leitmotiv che accompagnerà i prossimi appuntamenti elettorali, almeno per quanto concerne i contesti di elezione diretta. Sì, perché non va dimenticato che insuccessi, come quello del M5S che si deve accontentare di centri “minori”, potrebbero non ripetersi in sede di elezioni politiche che, anzi, rischiano di consolidare un multipolarismo (e quindi un’ instabilità politica cronica) con maggioranze diverse tra Camera e Senato, dopo il fallimento del referendum del 4 dicembre scorso. In molte realtà il centrosinistra si è presentato diviso, a volte polverizzato, seppure con simboli di grande richiamo e appello all’unità della sinistra italiana, salvo poi, nei fatti, rappresentare uno spezzatino molto eterogeneo nei contenuti e nelle proposte; in molte realtà, soprattutto se piccole, i partiti si sono sacrificati a un civismo “spinto”, modificati in liste civiche, confidando in un miglior successo elettorale che, alla fine, non sempre è arrivato».

«Ha detto bene Ceccanti in questi giorni a proposito della centralità della tenuta dell’unità del centrodestra sulle future elezioni politiche: “Le elezioni politiche saranno contrassegnate da chi vuole aderire all’Unione Europea rafforzata, a cui ci stanno conducendo Merkel e Macron, e su cui Lega e Forza Italia hanno posizioni non compatibili tra di loro. La coalizione che ha vinto ieri non è riproducibile sul piano nazionale, esattamente come non lo è la coalizione del Pd con tutti i pezzi di sinistra alla sua sinistra, perché anche quella non è omogenea rispetto al tema con cui si decideranno le elezioni politiche che è quello del vincolo europeo”. Il prof. Flavio Felice, dal canto suo, ha affermato: “Si potrebbe persino pensare che il Centrodestra sia interessato a forzare verso il maggioritario, ma sarebbe un tentativo maldestro perché dopo sarebbe sotto schiaffo della Lega. Quindi Berlusconi, che sicuramente è intelligente, in questo caso punterà su un sistema proporzionale. E poi se la giocano nel nuovo Parlamento sulla base del peso che ciascun partito porta con sé”».

«Vengo a me: scenari possibilissimi, tuttavia la stabilità e l’interesse dell’Italia sono altra cosa dalle strategie tampone per mandare avanti un Paese in forte deficit di riforme».

CONGRESSO 2017. Risultati delle convenzioni di circolo

Ecco i risultati della consultazione fra gli iscritti nelle convenzioni di circolo svoltesi tra il 20 marzo e il 2 aprile 2017 nell’ambito della prima fase del Congresso nazionale, riservata agli iscritti. Dall’Isontino due delegati alla Convenzione nazionale del PD che si svolgerà domenica a Roma: l’ex presidente della provincia Gherghetta e il segretario del Pd gradiscano, Zanolla.

Il PD isontino ha scelto inoltre il Kulturni Dom di Gorizia – dove si vota nelle amministrative di giugno – per concludere la prima fase del percorso congressuale nazionale con la CONVENZIONE PROVINCIALE.  In due settimane si sono svolte 20 assemblee territoriali, cui hanno partecipato 474 iscritti (il 50% degli iscritti in provincia di Gorizia). La candidatura di Matteo Renzi ha ottenuto 267 voti (56,4%), quella del guardasigilli Andrea Orlando 193 voti (40,8%), quella di Emiliano soltanto 13 voti (2,7%). Nel corso della convenzione provinciale sono stati eletti anche i due rappresentanti isontini che, domenica, parteciperanno alla convenzione nazionale di Roma: si tratta dell’ex presidente della provincia Enrico Gherghetta, che sostiene Renzi, e del giovane segretario del PD gradiscano, Marco Zanolla. All’assemblea dei delegati PD, presieduta dal segretario provinciale Marco Rossi e dal rappresentante della Commissione congressuale Franco Malaroda, sono intervenuti anche i segretari provinciali di CISL e UIL, rispettivamente Umberto Brusciano e Giacinto Menis. Menis ha richiamato il PD alla necessità di riaprire una stagione di dialogo con le parti sociali e ha sottolineato con favore l’iniziativa legislativa depositata in Senato dal PD per costituire una Zona Economica Speciale (ZES). Sulla drammatica emergenza occupazionale è tornato anche Umberto Brusciano per la CISL sottolineando la priorità della questione occupazionale e invocando una stagione di confronto fra le parti sociali per sviluppare una politica di sviluppo locale condivisa. A illustrare i documenti congressuali di Renzi e Orlando sono stati, rispettivamente, Sara Vito e Riccardo Cattarini.

 

Risultati delle convenzioni di circolo

CIRCOLO Iscritti Andrea ORLANDO Michele EMILIANO Matteo RENZI Voti validi schede bianche schede nulle Votanti
CAPRIVA 11 0 0 6 6 0 0 6
CORMONS 38 8 0 13 21 0 0 21
DOBERDOB 18 6 0 2 8 0 0 8
FARRA 4 0 0 0 0 0 0 0
FOGLIANO 59 1 0 16 17 0 0 17
GORIZIA 163 27 2 35 64 0 0 64
GRADISCA 62 27 1 14 42 0 0 42
GRADO 97 17 2 28 47 0 0 47
MEDEA 14 3 3 7 13 0 0 13
MONFALCONE 106 32 1 26 59 0 0 59
ROMANS 16 6 0 2 8 0 0 8
RONCHI D.L. 80 9 0 45 54 0 0 54
SAN CANZIAN 64 6 0 22 28 0 0 28
SAN LORENZO 6 1 0 1 2 0 0 2
SAN PIER 49 1 0 7 8 0 0 8
SAGRADO 34 3 1 12 16 0 0 16
SAVOGNA 11 1 0 1 2 0 0 2
STARANZANO 86 34 2 17 53 0 1 54
TURRIACO 28 11 0 6 17 0 0 17
VILLESSE 10 0 1 7 8 0 0 8
totali 956 193 13 267 473 0 1 474

CONGRESSO 2017. Regolamento e adempimenti

Con l’approvazione del Regolamento congressuale da parte della Direzione nazionale del Partito Democratico, lo scorso 24 febbraio, ha preso avvio concretamente la fase congressuale per l’elezione del Segretario nazionale e il rinnovo dell’Assemblea nazionale del PD, indetta proprio dall’Assemblea uscente il 19 febbraio a seguito delle dimissioni di Matteo Renzi.

Il percorso congressuale culminerà nelle Primarie aperte delle elettrici ed elettori del PD che si terranno in tutta Italia il 30 aprile dalle 8.00 alle 20.00.

In precedenza, i circoli PD saranno coinvolti nella fase preliminare riservata ai soli iscritti, attraverso le riunioni di circolo che si svolgeranno tra il 20 marzo e il 2 aprile. Già fissate le date per le Convenzioni provinciali (5 aprile) e la Convenzione nazionale (9 aprile).

Per saperne di più, potete consultare il Regolamento congressuale nazionale (qui in PDF) oppure visitare la pagina dedicata al Congresso 2017: clicca qui.

Dall’Assemblea provinciale del PD sì a Collini candidato sindaco a Gorizia e sostegno al PD di Monfalcone

Dall’Assemblea provinciale del PD sì a Collini candidato sindaco a Gorizia e sostegno al PD di Monfalcone

L’Assemblea provinciale del Partito democratico isontino, che si è riunita all’Hotel Palace per una lunga full immersion durata più di tre ore sulla situazione politica locale, ha dato il pieno sostegno alla candidatura di Roberto Collini a sindaco di Gorizia. E ha accolto anche un ordine del giorno di sostegno al voto del PD monfalconese, favorevole ad un rientro del Comune nel processo amianto: su questo tema si è già espressa l’assemblea del circolo PD di Monfalcone che, nei giorni scorsi, ha votato a larga maggioranza per un voto consiliare favorevole ad una revisione della transazione tra Comune e Fincantieri sulla vertenza amianto.
“La ripartenza del Pd a Monfalcone passa anche dalla questione amianto: vogliamo recuperare quel rapporto ideale e affettivo che lega il più grande partito del centrosinistra ai cittadini monfalconesi, anche riparando ad errori commessi”, dice il segretario provinciale Marco Rossi.
L’Assemblea – presieduta da Riccardo Cattarini – ha visto intervenire tutti i segretari di circolo del PD, che si prepara alla tornata amministrativa della prossima primavera. L’appello del segretario dem goriziano, Perazza, è stato accolto dal partito provinciale: “A Gorizia vinceremo, abbiamo un candidato forte e convincente, un progetto politico serio, ed un centrodestra molto meno forte di quanto sembrerebbe e privo di progettualità” ha sottolineato. E per Rossi “Gorizia tirerà la volata alla vittoria del centrosinistra regionale nel 2018”. La discussione dei segretari dem con tutti i suoi maggiori esponenti – erano presenti l’assessore Vito, la senatrice Fasiolo, il consigliere regionale Moretti, i sindaci di Gradisca, Staranzano, Romans, Sagrado – è finita quasi a mezzanotte, e non ha soltanto dato pieno appoggio alla candidatura nel capoluogo, ma ha anche aperto un “cantiere programmatico”, un’assemblea aperta per gruppi di lavoro da tenersi nelle prossime settimane per costruire un programma politico condiviso per il 2017. “Dev’essere anche l’occasione per riallacciare un rapporto di dialogo e confronto con associazioni, sindacati, categorie produttive: abbiamo troppo spesso tagliato ponti che ora vogliamo ricostruire perché rappresentano parte del nostro mondo”, dice ancora Rossi. E la prossima assemblea ripartirà dal tema immigrazione: “Né buonisti né razzisti: i nostri principi di solidarietà sociale si possono ben coniugare con il rigore e la necessità di governare il fenomeno migratorio che ci impone il momento”.

Turriaco. Dal PD piena condanna verso i gesti intimidatori e solidarietà all’amministrazione e ai cittadini

«Esprimo la piena solidarietà del Partito Democratico al sindaco di Turriaco Enrico Bullian e a tutti i cittadini di Turriaco per il terribile gesto intimidatorio ai danni del sindaco», commenta il segretario provinciale del PD, Marco Rossi. «L’accoglienza di richiedenti asilo è sicuramente un tema delicato e un certo smarrimento dei cittadini può essere comprensibile: è per questo che tutte le amministrazioni compresa quella di Turriaco e le molte altre che hanno dato accoglienza ai profughi si sono sempre prodigate per spiegare in cosa consiste l’accoglienza, superando tensioni e dubbi. Quando però le preoccupazioni si trasformano in una campagna d’intimidazione – quasi terroristica – vuol dire che si è superato decisamente il limite. E’ un comportamento quanto più lontano dalla cultura civile del nostro territorio».
«Mi auguro che tutte le forze politiche si uniscano attorno al sindaco e ai cittadini di Turriaco per dire loro con forza “siamo con voi” – senza alcuna condizione perché davanti a fatti di questa inaudita gravità non può esserci alcun tentativo di sminuire: le Istituzioni e la politica deve ergersi compatta. Non posso che fare mio in questa occasione il recente invito giunto dal capo dello stato affinché nel dibattito pubblico e politico sull’argomento si ritorni ad un tono più civile e responsabile, perché temo che una certa escalation degli slogan e delle posizioni possa contribuire a provocare fatti come quello avvenuto a Turriaco».

Minori non accompagnati. Torrenti: “Meschino ridurli a costi”

Minori non accompagnati. Torrenti: “Meschino ridurli a costi”

“E’ meschino ridurre l’accoglienza di piccoli profughi non accompagnati, a una questione di ‘bella figura’ con le amministrazioni comunali più piccole e di ‘accollo di impegno e costi’ sui comuni più grandi. Dica Ziberna che cosa farebbe di questi bambini soli, arrivati in Italia e nella nostra regione senza nessuno che possa assisterli”. Lo afferma l’assessore regionale Gianni Torrenti, rispondendo al vice capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Rodolfo Ziberna.

“Ci sono comprensibili preccupazioni nella cittadinanza di fronte agli arrivi di maschi adulti, che sono gestiti dagli organi dello Stato e il cui impatto si vuole ridurre al minimo. Ma possono anche i bambini diventare oggetto di campagna elettorale da parte di un non celato candidato sindaco?”. L’assessore ricorda che la Giunta regionale ha già reso pubblico l’incremento di risorse a sostegno dei Comuni sulla gestione della gestione dei minori, pur consapevole che la legge nazionale dà ai Comuni stessi questa responsabilità. L’incremento è contenuto nella Legge di Stabilità 2017 presentata al Consiglio delle autonomie ieri. “La norma annunciata che accompagnerà il finanziamento è complessa, ma in buona sostanza – spiega Torrenti – fa assumere alla Regione tutti i costi per l’accoglienza dei minori non coperta dal ministero e inaugura una nuova politica di standardizzazione di migliori servizi nei confronti dei ragazzi contestualmente ad un contenimento dei costi, che a volte i Comuni non sono riusciti a ottenere”. La Regione, prosegue Torrenti, ritiene che sia giusto che questi costi non debbano ricadere sulle singole comunità, e da sempre, a differenza di tutte le altre Regioni, interviene a sostenere la stragrande parte dei costi aggiuntivi, e dal 2017 completa l’intervento, anche aprendo un capitolo di spesa separato dal fondo sociale dove era ricompreso. “E’ opportuno ricordare però come già per il 2016 l’intervento di indennizzo recentemente previsto dal Governo ai comuni accoglienti abbia portato, ad esempio, per Trieste al fatto che il disavanzo di 250.000 sui minori accolti nel 2015 sia ampiamente compensato dal mezzo milione che il Comune riceve per l’accoglienza. Lamentarsi di conseguenza dei costi economici risulta assurdo e, parlando di minori, direi vergognoso”. (ARC/EP)

L’appello al voto delle DONNE PER IL SI’

Sabato 12 novembre alle 11.30 a MONFALCONE l’appello del Comitato DONNE PER IL SI’. Il ritrovo – aperto a tutte e tutti – sarà al Caffè Carducci, con la partecipazione della senatrice Laura Fasiolo.

Di seguito il testo dell’appello e le firmatarie:

“Siamo un gruppo di donne riformiste che crediamo in un’Italia migliore.
Amiamo il nostro Paese, una terra bellissima dal punto di vista paesaggistico, ricca di storia, di tesori artistici e di talenti, espressione della creatività del popolo italiano.
Riteniamo però che il nostro Paese debba aspirare ad una classe politica e dirigente all’altezza della sua storia e cultura, che si faccia custode dei beni pubblici come patrimonio comune della collettività, da tutelare e amministrare con saggezza, un patrimonio sul quale nessuno possa speculare e mettere le mani per interesse personale.
La complessità della macchina pubblica, composta da troppi organi e organismi, da troppa burocrazia, ingessa tutto il sistema mantenendolo in un perenne status quo.
Siamo quindi convinte che è giunta finalmente l’ora di prendere atto di una nuova sfida di grandi riforme, che vogliono smantellare vecchi poteri e un immobilismo cristallizzato, riforme che si stanno realizzando con grande coraggio e che sentivamo proclamare da almeno trent’ anni a questa parte.
Al referendum del 4 dicembre noi voteremo Sì perché vogliamo:
o   Rafforzare la democrazia, semplificando l’iter legislativo con il superamento del bicameralismo paritario, attribuendo al Senato il ruolo di rappresentanza delle istituzioni locali e un numero limitato di competenze (materie di rilevanza costituzionale, referendum e politiche dell’unione europea)
o   Ridurre la spesa pubblica attraverso la diminuzione del numero dei senatori da 315 a 100
o   Sopprimere il CNEL, un organo costituzionale composto da 64 consiglieri, al quale spetta la presentazione di disegni di legge e pareri in materia di lavoro. Nei cinquant’ anni di attività ha presentato 14 disegni di legge e 96 pareri, che non hanno inciso sul mercato del lavoro
o   Rivedere il titolo V della parte II della Costituzione, che tratta dei ruoli delle Regioni, Province e Comuni, tra l’altro già precedentemente modificato con Legge costituzionale 3/2001, arrivando, come prima cosa, al superamento delle Province.
Diciamo convintamente Sì ad una riforma che affronta le maggiori emergenze costituzionali del nostro Paese e riscrive in chiave progressista parte della nostra costituzione, mediante la modernizzazione delle istituzioni di governo, coerentemente con il nostro tempo presente e in vista delle sfide del futuro”.

Firmatarie:

Antonella BOLLETTI                                                        Manuela GUERRERA                          Elisabetta PIAN
Monica CARTA                                                                 Eva LUCON                                        Sara POSERINA
Lucia CASSANEGO LAMBERTI                                       Elisabetta MEDEOT                            Sara VITO
Marina DOMINI                                                                Emanuela NOGHERTTO                     Barbara ZILLI
Laura FASIOLO                                                                Michela PERCUZZI                             Franca ZOTTI

 

Terrorismo. Dal PD plauso a forze dell’ordine e attacco al leghista Fedriga

TERRORISMO: GRIM E ROSSI (PD); FEDRIGA IMPARI CHE TUTELA DEL TERRITOIO SI GARANTISCE CON LAVORO QUOTIDIANO, NON SI DECLAMA A VUOTO

Dopo l’espulsione di 5 presunti terroristi di origine macedone, residenti a Ronchi dei Legionari, deliberata dal ministro dell’interno Alfano, i vertici del PD confermano fiducia al buon lavoro delle forze dell’ordine e attaccano l’esponente leghista Fedriga: “Fedriga stia tranquillo: in Italia ciò da cui siamo meno protetti sono i politici come lui, pronti a seminare panico per fame di voti”. Lo affermano la segretaria regionale del Pd Antonella Grim e il segretario del Pd isontino, Marco Rossi, commentando l’attacco di Fedriga al Governo dopo l’espulsione di cinque cittadini macedoni residenti a Ronchi dei Legionari. Secondo Grim e Rossi “il leghista Fedriga, che oggi si riempie la bocca di critiche all’Esecutivo, dimentica che il suo partito, la Lega, quando era al governo ha tagliato con l’accetta le risorse e i mezzi alle forze dell’ordine. E’ il Governo Renzi che ha ripristinato quelle risorse ed è anche per questo – continuano – che gli organi di polizia, assieme alla magistratura, riescono a svolgere un ruolo di monitoraggio eccellente. E’ proprio perché i controlli sono efficaci e il nostro Stato è sano e funziona – aggiungono – che vengono individuati e colpiti terroristi o individui legati a simili realtà”. “Fedriga abbia più rispetto delle Istituzioni e delle forze dell’ordine, che garantiscono la sicurezza di tutti noi, lui compreso. La tutela del territorio e delle persone – concludono Grim e Rossi – si garantisce con il lavoro quotidiano, non si declama a vuoto”.